Benevento – Poteva andare meglio, ma sarebbe potuta andare anche peggio. Una ovvietà apparentemente. Il mercato del Benevento va analizzato scindendo gli arrivi e le mancate cessioni. Sono queste ultime, del resto, a conferire maggiore lustro alla rosa giallorossa. Le permanenze di Glik, Ionita e Lapadula candidano di diritto la formazione di Fabio Caserta al ruolo di protagonista del campionato di serie B, iniziato con una vittoria e una sconfitta. Permanenze forzate, perché nel mercato condizionato dal covid nessuno si è presentato al tavolo della Strega con gli argomenti giusti. Difensore, centrocampista e attaccante sono rimasti e rappresentano indubbiamente un valore tecnico aggiunto per Caserta, ma l’incidenza sui conti del club rimane notevole e dalle parti di via Santa Colomba qualcuno non si sarebbe strappato i capelli per una loro partenza.
Discorsi, tuttavia, che sanno già di passato. La sessione estiva del calciomercato si è conclusa alle ore 20 di ieri. Una chiusura con beffa per il Benevento, che ha visto sfumare l’approdo nel Sannio di Ivan Radovanovic. Sarebbe servito il serbo, qualitativamente e numericamente perché la mediana di Caserta conta pochi elementi se l’intenzione del tecnico è proporre prossimamente una linea a tre. C’è sempre il mercato degli svincolati, è vero, ma per il momento è bene concentrarsi su quello che c’è e su quello che manca.
Manca, ad esempio, un trequartista puro per il 4-2-3-1. Insigne si adatta nel ruolo, preferendo, per caratteristiche, partire dalla destra. Adattati lo sono e lo saranno (eventualmente) anche Sau e Ionita. In rosa c’è Vokic, ma le prestazioni dello sloveno in giallorosso non inducono certo all’ottimismo. C’è affollamento, invece, per il ruolo di prima punta. Lapadula, Moncini e Di Serio si contenderanno l’unica maglia a disposizione di partita in partita e nella contesa finirà lo stesso Sau, che Caserta ha ammesso di preferire in posizione centrale, più vicino alla porta.
Una rosa, insomma, forte ma incompleta. Un mercato condizionato dalle mancate cessioni e dalla necessità di far quadrare i conti dopo la retrocessione, tanto da convincere la società a rescindere i contratti di Antei e Kragl, sostituendo il tedesco con il ritorno nel Sannio di Brignola. Spetterà all’ex tecnico del Perugia trovare le giuste soluzioni e le dovute alternative, con la consapevolezza di poter finalmente lavorare nella massima tranquillità. La ridda di voci è stata messa definitivamente a tacere. Tra arrivi, cessioni e permanenze, volute o meno, il Benevento 2021/22 è stato ufficialmente ultimato ieri e adesso ci sarà un solo e unico giudice: il rettangolo di gioco.
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