Napoli – Diario della campagna elettorale di Napoli. Giovedì, fa caldissimo. E le elezioni, proprio come un miraggio, anzichè avvicinarsi, sembrano allontanarsi: se, nei giorni scorsi, la due giorni più accreditata per andare alle urne era il 26 e 27 settembre, ora si punta alla domenica e al lunedì successivi, 3 e 4 ottobre. Lo ha detto il responsabile enti locali del Pd, Francesco Boccia, intervenuto a Radio Immagina.
La giornata è stata caratterizzata dalla rivendicazione del candidato sindaco del centrosinistra, Gaetano Manfredi, di aver portato a casa i primi 246 milioni di euro per dare fiato ai conti del Comune di Napoli.
“Il Patto per Napoli funziona – ha scritto il leader del centrosinistra sui suoi profili social – Dal Parlamento è arrivata la prima risposta concreta alle nostre sollecitazioni. Dalla ripartizione del fondo da 660 milioni previsto dal decreto Sostegni-bis, arriveranno per Napoli 246 milioni. Un passo decisivo nell’ottica di quel Patto che ho promosso trovando l’immediata disponibilità del centrosinistra”.
La mossa di Manfredi ha costretto il centrodestra e il suo diretto rivale, Catello Maresca, ad inseguirlo. “Serve un’operazione verità – ha spiegato quest’ultimo – I 246 milioni sono una buona notizia. Ma nulla hanno a che vedere con il famigerato Patto per Napoli. I cittadini meritano di sapere come stanno le cose”.
La Lega, con i deputati Gianluca Cantalamessa, Pina Castiello, Ugo Grassi e Francesco Urraro, l’ha messa così: “Onestà intellettuale imporrebbe che la sinistra si intestasse i buchi dei bilanci comunali e chiedesse scusa prima di fare roboanti e propagandistici annunci”.
Non sono stati questi, in ogni caso, gli unici attacchi che Manfredi ha dovuto subire. Alessandra Clemente, infatti, ha dichiarato che nella sua coalizione “c’è tutto e il contrario di tutto”.
“Se anche il segretario del Pd napoletano Marco Sarracino, per sua stessa ammissione, dice che con l’attuale minestrone di liste la città sarà ingovernabile, allora c’è da crederci”.
Risposta di Sarracino: “Il Pd ha posto una questione a tutte le compagini politiche della città: vogliamo una classe dirigente capace e coerente, che aderisce ai percorsi politici per convinzione e non per convenienza. Occorre dunque evitare candidature che prima testano tutti i partiti e poi decidono dove collocarsi all’ultimo momento”.
Fiorella Zabatta dei Verdi ha ribadito il concetto: “Stop a trasformisti e Tarzan della poltica. Impossibile candidare assessori e presidenti di Municipalità uscenti: la città non capirebbe”.
Ieri, anche Vincenzo Presutto del Movimento 5 Stelle aveva mandato ai suoi colleghi che stanno componendo la lista lo stesso messaggio: pur senza nominarli, non vuole ritrovarsi gli arancioni Giovanni Pagano e Laura Bismuto sotto il simbolo di Grillo e Conte.
Ancora candidati: oggi, al Vg21, Stani Lanzotti, il coordinatore di “Azzurri per Napoli”, ha detto che capolista per la Prima Municipalità, quella di Chiaia-Posillipo, sarà la moglie di Riccardo Monti, Chiara Tuccillo.
Sollecitato dal direttore Gianni Ambrosino, al suo ex partito, Forza Italia, ha poi pronosticato “un 4%, se va bene”.
Finale su Bassolino: probabilmente, la prossima settimana, incasserà il sostegno di Più Europa che ieri, in assemblea nazionale, non ha specificato la sua posizione su Napoli ma, in generale, nei grandi Comuni al voto, si accoda ad Azione di Calenda che qui sta con l’ex Governatore. Il quale, nel frattempo, si è fatto un bel selfie davanti al murales di Nino D’Angelo disegnato da Jorit in piazza Guarino a San Pietro a Patierno: “Finalmente Nino a grandezza naturale”. E lui, poco dopo, di risposta: “Come faccio a non amare quest’uomo?”
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