Napoli – Diario della campagna elettorale di Napoli. Giovedì, taccuino ricco di cose.
Doveva essere, ed è stato, il Salvini-day. In piazza Nazionale ha abbracciato il suo candidato sindaco, Catello Maresca. Che, tra l’altro, ha firmato per il referendum che vuole riformare la giustizia con questo convincimento: “Il primo, vero segnale sul tema della giustizia in questo Paese”. Lui che ha condotto per mesi una “campagna d’ascolto” da Sostituto Procuratore generale di Napoli, quindi, vuole la separazione delle carriere.
In ogni caso: la foto che gli hanno scattato sul palco assieme al leader del Carroccio segnerà per forza di cose tutta la sua corsa per Palazzo San Giacomo. Ha evitato il selfie. Ma comunque ha applaudito anche quando Salvini ha parlato degli immigrati collegandoli solo a una questione di ordine pubblico.
Sta di fatto che il Capitano ha presentato la lista civica con la quale gli uomini e le donne della Lega si presenteranno alle prossime elezioni comunali: si chiama “Prima Napoli” e nel simbolo non ha alcun riferimento al Carroccio “perchè l’impegno civico che ci ha chiesto Maresca lo portiamo fino in fondo. Abbiamo parlato di scelta civica tre-quattro mesi fa e quando ci impegniamo a fare una cosa la facciamo”.
Parole che hanno scatenato il centrosinistra: da Fiorella Zabatta dei Verdi (“Inutile e meschino nascondersi dietro a una maschera di finto civismo”), a Francesco Dinacci di Articolo Uno (“La destra populista e aggressiva mette il cappello su Maresca”); da Vincenzo Varriale della lista deluchiana “I moderati” (“La loro ipocrisia inizia ad assumere aspetti surreali”) a Graziella Pagano di Italia Viva (“La storia dei simboli di partito dei quali Maresca diceva peste e corna era una farsa. L’importante è saperlo”) è stato un unico bersaglio.
Contro cui, bisogna dire, molti napoletani sui social si sono tanto più concentrati perchè Maresca, all’appuntamento con Matteo Salvini, si è presentato con la mascherina anti-Covid che inneggia a Maradona.
E qui, chi ha segnato il non plus ultra dell’ironia napoletana è stato il profilo “Bassolino vede cose”, i cui amministratori hanno preso la foto di Maresca e Salvini pubblicata da anteprima24.it stamattina e hanno piazzato in mezzo ai due Bassolino scrivendo così: “Bassolino vede il candidato della Lega con la mascherina di D10S e sale sul palco per gridare al sacrilegio e strappargliela di faccia”. A tallonare l’ironia di “Bassolino vede cose” solo la signora di piazza Nazionale che si è affacciata dal balcone di casa sua mostrando il numero 49: i milioni di euro di cui la vecchia Lega Nord si è appropriata indebitamente.
E comunque: volendo chiudere su Salvini. Ha detto che Maresca è in vantaggio nei sondaggi. Il che ha fatto sobbalzare Marco Sarracino, il segretario del Pd Napoli: “E’ talmente disperato che se li inventa”.
Quelli che circolano riservatamente, in effetti, danno Maresca ancora dietro di oltre 10 punti al candidato del centrosinistra Gaetano Manfredi. Certo, però. Per lui, le cose, con l’aiuto di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, vanno un pò meglio (starebbe attorno al 30%) rispetto a quando, fino a 3 settimane fa, ha tentato una corsa “puramente civica”.
Erano i tempi di Alessandro Nardi che con lui tentava una sorta di cavalcata come gli era riuscita con De Magistris. Ora, invece, a coordinare le civiche che sostengono l’ex pm della Dda è Nicola Mercurio. Domani a mezzogiorno ha dato appuntamento a 8 sigle per mettere a punto il programma elettorale. Sono “Cambiamo” di Michele e Raffaele Pisacane; “Essere Napoli” di Giuliano Annigliato; “Napoli Capitale” di Enzo Rivellini; “Noi Italia” di Francesco Pionati; “Orgoglio napoletano” di Isabella Gentile; il Partito Liberale Europeo di Massimo Mastrolonardo; “Rinascimento partenopeo” di Riccardo Guarino; “Rinascimento Sgarbi” di Marco Limongelli.
“Continua il nostro progetto civico per Maresca – si dice convinto Mercurio – Siamo soddisfatti di questi incontri in cui stanno emergendo i punti forti di una coalizione che lavora per migliorare Napoli sotto tutti gli aspetti, mentre il sinistra-centro di Manfredi pensa a dividerla in 4 zone, in base ai presunti dati elettorali a loro favorevoli, facendo della nostra bellissima città un campo di battaglia meramente politico. Per noi, Napoli può essere divisa solamente in quattro priorità: giovani, lavoro, casa e assistenza ai più deboli”.
Ma a tal proposito. C’è anche da segnalare che oggi Maresca ha rotto il fronte unitario della politica sulla vertenza Whirlpool: “L’appello lanciato dai candidati sindaco di Napoli mi lascia perplesso – ha detto il candidato civico del centrodestra – Se davvero tra loro qualcuno avesse voluto incidere sulla vicenda di via Argine, sarebbe bastata una telefonata ai sodali di partito al governo mesi fa. Trovo che fare campagna elettorale giocando sulla sorte di 340 famiglie sia davvero inaccettabile”.
Fatto sta che ora, titolare del Ministero dello Sviluppo Economico, un fronte che potrà essere decisivo per gli operai Whirlpool, è il leghista Giancarlo Giorgetti.
Chiusura sulla Festa dell’Unità che oggi ha preso il via all’ippodromo di Agnano. E’ arrivato il presidente della Camera Roberto Fico e nel pomeriggio, ha preso parola Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd. Punzecchiato da Simona Brandolini del Corriere del Mezzogiorno su Bassolino, l’ha messa così: “Togliatti sosteneva che in politica non si possono avere amici…”.
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