Napoli – Dire che il morale è sotto i tacchi è poco. Dalle parti di via Ponte di Tappia, dove Catello Maresca ha fissato il quartier generale della sua campagna elettorale, si respira un’aria irrespirabile. Perché lo sconforto è subentrato alla tensione che nelle scorse ore ha dilaniato il gruppo di lavoro scelto dall’ex pm non appena ha deciso di giocare la partita per Palazzo San Giacomo.
Troppe, finora, le cose che non hanno funzionato. Dalla strategia politica che prevedeva di presentarsi all’opinione pubblica napoletana come civico “nè di destra nè di sinistra” e alternativo a tutti i partiti, all’organizzazione. Passando per la comunicazione.
La vicenda per certi versi paradossale di ieri mattina vissuta alla Cisl con Maresca che, mentre i lavoratori Whirlpool bloccavano aeroporto e tangenziale, ha preferito non parlare dei temi del lavoro e andarsene; ma prima ancora, l’altroieri sera, la sua assenza al Circolo Posillipo in occasione della cena di beneficenza “Napoli incontra Benin” in occasione della quale lo aspettavano decine di associazioni e persone, tra cui il giudice Giuseppe Cioffi e il magistrato Raffaele Piccirillo (Maresca, con tanto di foto social, ha preferito una pizza da Michele), sono state solamente gli ultimi due episodi rivelatori che qualcosa non va.
E quindi: complice il fatto che ormai le redini sono passate in mano ai partiti del centrodestra, è arrivato, inevitabile, il giorno del repulisti. Tant’è che qualcuno, in via Ponte di Tappia, va ripetendo che oggi, 16 luglio, “inizia la terza campagna elettorale di Maresca”.
E tant’è: a farne le spese di questo nuovo inizio, in primis, è stato Paolo Chiariello, finora l’addetto stampa di Maresca. Per essere sostituito da un uomo di fiducia di Bepop, la società di comunicazione vicino alla ‘Bestia’ della Lega che dovrebbe da qui alle urne curare l’immagine del candidato sindaco? Questo, in realtà, è ancora un mistero. Tant’è vero che già ieri è stata contattata la giornalista napoletana Titti Alvino.
Ma non è tutto. Il repulisti ha interessato il cuore della macchina elettorale di Maresca. E ne ha fatto le spese, ad esempio, Cesarina Di Domenico, finora impiegata nella segreteria. Lì, per ora, con Nicola Mercurio responsabile della composizione delle liste civiche al posto di Alessandro Nardi, rimangono l’avvocato Michele Riggi e Roberta Fiore, figlia dell’imprenditore Giorgio nonchè cognata di Maresca.
Un elemento non da poco, si fa notare in Ponte di Tappia. Perchè Giorgio Fiore, da dietro le quinte, si è assunto il compito di cucire i rapporti con vari imprenditori che in un primo momento si erano anche mostrati disponibili a scommettere politicamente sulla corsa di suo genero. E invece, ora, sembrano non resistere ai richiami che arrivano dal Governatore Vincenzo De Luca che li vuole tutti belli compatti su Manfredi. Da Danilo Iervolino a Gianni Lettieri, fino allo stesso Marco Di Stefano per il quale Maresca ha speso il suo ultimo intervento sui destini del porto, con quali occhi ora possono vedere l’inizio della “terza campagna elettorale” di Maresca?
Ai tanto vituperati partiti, anche qui un po’ paradossalmente, il compito, la missione (che per alcuni sarà davvero impossibile) di recuperali. E di riprendere in mano una campagna che finora ha dato, sondaggi alla mano, risultati assai negativi. Cominciando, magari, dalle cose più piccole ma non meno importanti in vista di un voto: “A Pianura – si chiede, ad esempio, qualcuno in Ponte di Tappia – procedimenti giudiziari a parte, perchè finora è stato tenuto in disparte un consigliere regionale e comunale uscente che comunque ha un suo seguito come Marco Nonno?”.
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