Napoli – Come ci si allontana definitivamente dal Partito Democratico. Oggi ne ha dato un saggio Peppe Russo, ex capogruppo in consiglio regionale dei dem. Da tempo è già schierato sul fronte di Antonio Bassolino. Probabilmente, sarà in prima persona sul fronte elettorale in una delle 4 liste che dovrebbero sostenere la candidatura a sindaco dell’ex Governatore.
Nel frattempo, però, Russo, come accennavamo, ha dato una dimostrazione di come ci si allontana dal Pd sottoscrivendo queste parole in polemica con il segretario cittadino dei dem, Marco Sarracino: “Se fossi Sarracino, eviterei il ricorso a controproducenti affermazioni apodittiche. Capisco la seduzione esercitata dalle parole, ma lo stato della città richiede ben altro delle frasi fatte“.
“Urge come il pane, invece, la necessità di un confronto serio e veritiero sulla difficilissima condizione di Napoli e dei suoi cittadini – avverte Russo – Parliamoci chiaro: trovo surreale quest’insistere su forzature caricaturali che assegnano ad altri (leggi Calenda) il ruolo di ancelle dei poteri forti. Suvvia, siamo seri! La coalizione che sostiene Manfredi gode dell’appoggio di più della metà del Governo nazionale a cui si somma quello regionale, la Camera di Commercio, una buona fetta di istituzioni culturali e una confusa sommatoria di sigle che immagino sinceramente orientate verso ‘il sol dell’avvenire’. Quindi, se fossi Sarracino, sarei ben attento a continuare la polemica con i poteri forti: Manfredi potrebbe citarlo per danni!“.
“Ma, a parte gli scherzi – continua Russo – sarebbe più giusto ed utile interrogarsi sul perché, nonostante questo dispiegamento di forze, il risultato per Manfredi non sia scontato. Forse riflettere con maggiore onestà intellettuale ci farebbe osservare che la spia dell’astensionismo è sempre pericolosamente accesa e vi sono due condizioni che la alimentano a dismisura: sfiducia e incredulità“.
“Recuperare fiducia e credito son quindi due condizioni ineludibili per rilanciare partecipazione democratica e coesione civile. Non lasciate questo sforzo solo sulle spalle di Bassolino – è l’appello finale di Russo – Anche se sta dimostrando di saperlo reggere, fate tutti la parte che questa città, da anni, aspetta. La parte di quelli che la amano e sono disposti a sacrificarsi senza calcoli o utili tornaconto”.
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