Jabil, ex dipendenti ricollocati in Softlab scendono in sciopero: il reimpiego non decolla

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Marcianise (Ce) – Protesteranno domani con quattro ore di sciopero e un presidio davanti alla prefettura di Caserta i lavoratori della Softlab, azienda informatica che negli ultimi tre anni ha assunto quasi 250 lavoratori fuoriusciti dallo stabilimento di Marcianise (Caserta) della multinazionale americana Jabil, alle prese con una dura vertenza che finora ha portato al licenziamento di oltre 300 lavoratori, molti dei quali ricollocati in aziende come la Softlab.

I lavoratori chiedono che vengano realizzati i progetti industriali promessi da Softlab, ambiziosa società alla cui inaugurazione della sede di Caserta intervenne anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

I progetti annunciati sono rimasti sulla carta, e per i lavoratori ex Jabil, il reimpiego nella Softlab ha voluto dire cassa integrazione, così come avveniva quando erano in servizio nella multinazionale Usa, dove la mancanza di commesse, e il ricorso ad ammortizzatori sociali, è cronica e costante.  

La mobilitazione – scrivono in una nota congiunta i sindacati dei metalmeccanici che hanno proclamato la protesta – si è resa necessaria per chiedere a Softlab la realizzazione di quei progetti che dovevano dare una solida opportunità occupazionale agli ex lavoratori Jabil. La scelta di presidiare la Prefettura non è casuale, ma è finalizzata a sollecitare e sensibilizzare un intervento urgente di quelle istituzioni che sono state coinvolte nel percorso di reindustrializzazione di Jabil per garantire la validità e la solidità dei progetti industriali presentati sia al Ministero dello Sviluppo Economico che alla Regione Campania. E’ ingiustificabile e inaccettabile il silenzio delle istituzioni che dovrebbero invece individuare ed attuare quelle politiche industriali capaci di rilanciare le attività produttive del territorio e in tal senso i fondi del Recovery Fund rappresentano un’ opportunità irripetibile”.

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