Sciopero studenti, domani assemblea allargata ai docenti in Piazza Libertà

Avellino –  Si sono dati appuntamento a domani le centinaia di studenti di Avellino e dell’Irpinia al termine del corteo e della manifestazione che si è tenuta in Piazza Libertà a conclusione dello sciopero indetto a livello nazionale in tutte le scuole.

Un nuovo incontro è stato già fissato per le 17.30 di domani. E’ ritenuto fondamentale dall’UDS, l’Unione Degli Studenti, per fare il punto sulla giornata di oggi e definire il percorso che sarà portato avanti per tutto questo anno scolastico. Sarà un’assemblea allargata anche ai docenti per un confronto diretto e sincero, teso a precisare cosa vogliono rivendicare e soprattutto come programmare l’alternanza scuola-lavoro. I ragazzi chiedono che sia una vera proposta formativa e non occasione per essere sfruttati – dicono – a discapito del proprio tempo libero.

“La giornata di oggi vede gli studenti impegnati a riproporre anche la questione del proprio tempo libero – spiega Agata Aufiero dell’UDS – Così come ci viene proposta, l’alternanza scuola-lavoro non ci serve e non ci assicura nessuna formazione di qualità. Molti di noi non si sentono motivati, i progetti non ci fanno crescere in temini di conoscenza ed è un sentire diffuso tra di noi. Qualcuno, per esempio, è stato impegnato nella ripulitura dell’erba o dei servizi igienici, qualche altro ha sostituito operai che erano stati licenziati. Insomma, possibilità che non ci piacciono”.

Questa mattina gli studenti sono arrivati da numerosi comuni dell’Irpinia, da Ariano, Atripalda, Pietradefusi, a testimonianza della richiesta autentica dei giovani che vogliono sentirsi tutelati.

“E’ tutto il sistema scuola che va rivisto – dice questa volta Davide Perrotta, impegnato anche nelle elezioni scolastiche per il rinnovo del Consiglio di Istituto (frequenta la classe V al Liceo Imbriani di Avellino) – Questo Corteo e questo momento aggregativo fatto di musica sono il segnale che gli studenti avellinesi e irpini ci sono, vogliono potersi esprimere e dialogare. Siamo in piazza per riaffermare i nostri diritti e formulare le nostre istanze in maniera pacifica e composta, consapevoli del fatto che intendiamo farci ascoltare a tutti i livelli”.