“Se Berlusconi chiamasse Maresca…” Intervista a Michele Riggi (Sarà Napoli)

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Napoli – Michele Riggi, avvocato penalista, sostenitore del candidato sindaco Catello Maresca. Sgombriamo subito il tavolo dall’argomento più “delicato”: fa anche lei il tifo per il Napoli?
 
“Per il Napoli e per il Savoia: sono originario di Torre Annunziata. Ma vivo a Napoli da 16 anni, da quando ho sposato mia moglie”.
 
Rimanendo in ambito calcistico: per il caso-Pjanic e lo scudetto perso all’epoca di Sarri, Maresca, a Radio Marte: “Prevediamo una forma di risarcimento per i tifosi danneggiati”
 
“Anche il Sostituto Procuratore Giuseppe Visone si è detto d’accordo: si potrebbe configurare un’ipotesi di illecito penale”.
 
Lo sport ha le regole dello sport. E la giustizia sportiva.
 
“La clausola compromissoria è superabile. Qualche Procura, secondo me, già sta pensando di muoversi. E si potrebbe agire con una class action”.
 
Meglio sgombrare subito il tavolo da un altro argomento. Si candida?
 
“Io? No! Aiuto solo il progetto a crescere con la mia associazione “Sarà Napoli”. Dei nostri, Mimmo Minniti si candida”.
 
In ogni caso, per iniziare il suo impegno in politica, ha avvertito anche lei – cito Maresca – “le farfalle nello stomaco quando durante la pandemia sono stati scarcerati i boss”? 
 
“In quell’occasione, da cittadino che tiene al suo Paese, non sono rimasto certo lieto. Come qualche giorno fa per la liberazione di Brusca”.
 
Da penalista?
 
“Comprendo invece le ragioni di uno Stato di diritto. Non ragionerò mai con la pancia”.
 
Firma a favore del referendum per la riforma della giustizia promossa dai Radicali e dalla Lega?
 
“Già firmato. Tra l’altro, faccio parte dell’Unione Camere Penali Italiane. E sono per la separazione delle carriere”.
 
Prima ancora, quindi, dovrebbe essere per la separazione dei ruoli: i magistrati devono fare i magistrati, i politici i politici. Le sarà arrivata qualche pulce all’orecchio negli ultimi mesi…
 
“Mi è arrivata anche la notizia che il Csm ha dato ragione a Maresca: si è sempre comportato costituzionalmente e disciplinarmente in maniera impeccabile. Anche Di Matteo lo ha difeso”.
 
I magistrati, oltre che esserlo sostanzialmente, devono anche apparire neutrali: dura lex sed lex.
 
“E ci sono prove contrarie che Maresca non lo sia stato?”
 
Da un anno a questa parte, sui giornali si trova chi ha composto una enciclopedia. Ma tant’è. Bassolino dice: “Vedo le condizioni per un dibattito civile”.
 
“Ha ragione Bassolino”.
 
Vi piace Bassolino, eh?!
 
“Verso il Presidente nutro un massimo rispetto”.
 
Anche perché ora sta spaccando il centrosinistra, il fronte a voi avverso.
 
“Se davvero lo farà lo scopriremo alle elezioni. Però, posso dire anche un’altra cosa?”.
 
Prego.
 
“Catello Maresca in campo ha già fatto conseguire un risultato per Napoli: ha democratizzato il percorso elettorale. Negli ultimi 20 anni si erano combattute campagne elettorali non ad armi pari”.
 
Con lui si è elevato il dibattito pubblico.
 
“I napoletani non avranno bisogno di turarsi il naso quando andranno a votare”.
 
Intanto, com’è la vita di un penalista braccio destro di un ex pm?
 
“Io e Catello siamo coetanei. Io compio 50 anni a novembre. Lui ha appena festeggiato i 49. Ci conoscemmo seguendo i corsi di giurisprudenza, all’Università”
 
E chi era il più bravo dei due?
 
“Lui. Ma io ero più furbo”.
 
Ora si presenta con la sua storia di magistrato anticamorra. Ma Napoli ha bisogno di un sindaco-poliziotto?
 
“Se vogliamo fare propaganda, posso rispondere anche di sì”.
 
No, non facciamo propaganda.
 
“E allora diciamo una cosa evidente: che dal punto di vista della sicurezza, un sindaco, al massimo, può scegliere un buon dirigente per coordinare la Polizia Municipale. Detto questo, a Maresca si deve il fatto che si siano già riaccesi i riflettori sul problema criminalità di cui soffre Napoli: dalle stese ai murales. Poi, certo, c’è chi lo vuole come il sindaco della tolleranza zero di New York Rudy Giuliani”.
 
E’ stato Fulvio Martusciello a dichiarare quest’auspicio.
 
“Ora non ricordo”.
 
Oggi Maresca ha dichiarato: “La Lega non mi crea imbarazzo”.
 
“Sono parole che rispondono a una logica. E poi: a Roma il Pd e i 5 Stelle non governano con la Lega?”.
 
Ma a Roma c’è un governo di unità nazionale. A Napoli, invece, si dovrebbe costruire una coalizione che si opponga al centrosinistra di Manfredi.
 
“Se uno puzza, puzza dappertutto: a Roma e a Napoli. E poi parliamo di una cosa di là da venire. Eventualmente, ne riparleremo”.
 
Maresca con la Lega e gli altri del centrodestra sta parlando da un anno.
 
“Non c’è stato alcun contatto”.
 
Suvvia, avvocato. I giornali sono pieni delle dichiarazioni degli esponenti politici del centrodestra napoletano e romano.
 
“Fanno piacere gli attestati di stima”.
 
E gli incontri?
 
“Immaginazioni. Ma non è che si abbia idiosincrasia dei partiti, eh. Tutt’altro: sono organi costituzionali che rispettiamo. Ma ora proprio non si pone il problema”.
 
“Dobbiamo parlare dei contenuti”, dice Maresca. E parliamo dei contenuti. Il primo: si deve fare o no questa legge salva-conti di cui potrebbe beneficiare Napoli?
 
“Prima di parlare della legge, dobbiamo mettere a fuoco il problema del deficit che Palazzo San Giacomo accumula ogni anno. Non ha senso ripianare i debiti passati e nel frattempo continuare ad accumularne. E poi: posso dire una cosa?”
 
Prego.
 
“Perché escludere un sussulto d’orgoglio da parte dei napoletani? Mica aspettiamo la grazia dal cielo”.
 
Magari tra qualche settimana arriverà una telefonata da parte di Silvio Belusconi: “Avvocato, facciamo una bella iniziativa elettorale con il dottor Maresca?”. Riggi che risponde?
 
“Berlusconi non chiamerà mai me. Tutt’al più chiamerà Maresca”.
 
E comunque la organizzate questa bella iniziativa elettorale? Magari anche con Salvini e la Meloni?
 
“Io dico che può chiamare al telefono anche Calenda. O Renzi. Chi può dirlo?”
 
Italia Viva si è schierata con Manfredi.
 
“Non ne sarei tanto sicuro. In ogni caso, noi siamo aperti a tutti. I rapporti istituzionali sono sacri”.
 
Prima ci si deve diventare istituzione per averli…
 
“Abbiamo fin da ora massimo rispetto per tutti. Anche per i partiti. Se c’è qualcuno che vuole dare una mano lo prenderemo a destra come a sinistra”.
 
Per questo, qualche “maligno” (dei partiti di centrodestra) parla di rischio “ammisca Maresca”.
 
“Il nostro progetto è civico, calibrato su Napoli. Mica ci candidiamo al Parlamento, a dettare la politica nazionale? E’ come se ci proponessimo di guidare un grosso condominio. Non dobbiamo discettare di eutanasia o di acqua pubblica”.
 
Domenico De Masi ha auspicato Napoli tra le “città-mondo nel 2030”. Voi che idea avete di Napoli?
 
“De Masi ha detto nel 2030? Io spero già dal 2021! Abbiamo un progetto trasversale, un progetto che un politico di professione non riuscirebbe mai a concepire. Con una squadra di grandi esperti. Abbiamo il nostro Maradona, ma anche vari Careca”.
 
E quante liste?
 
“Per ora 6, tutte civiche. Coordinate da Alessandro Nardi”.
 
Salvini, oggi su Il Giornale, ha dichiarato: “Credo e spero entro giugno di arrivare alla federazione delle forze di centrodestra, almeno di quelle che sostengono il Governo Draghi”.
 
“E che c’azzecca con noi?”
 
Il centrodestra vi ha offerto la possibilità di essere sostenuti da una lista unica composta dai partiti, in modo tale da superare il problema dei simboli che Maresca non vuole.
 
“Non decido certo io. Io so solo che il nostro è un progetto civico, per Napoli. Poi, chi si vuole unire sulla base di proposte concrete per la città è il benvenuto. Per dire: io sono a favore della legge Zan. Ma c’è chi, tra di noi, ha una posizione diversa. Ci sono anche diversi Radicali nelle nostre liste”.
 
La prima cosa che fa l’avvocato Riggi in caso di vittoria.
 
“Chiedere scusa a mia moglie e ai miei figli del tempo che sto togliendo loro”.
 
La prima cosa che fa l’avvocato Riggi in caso di sconfitta.
 
“Gli auguri al nuovo sindaco di Napoli: è la più bella città del mondo e merita il meglio”. 
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