Valva, omicidio stradale Fondo Valle Sele: imprenditore di Colliano chiede il rito abbreviato

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Valva (Sa) – Ha scelto di celebrare il processo con il rito abbreviato davanti al giudice per le indagini preliminari Marilena Albarano, l’imprenditore 31enne di Colliano, accusato di omicidio stradale per la morte dell’automobilista di Laviano, Raffaele Cifrodelli.
A chiedere l’abbreviato, il legale dell’imputato, l’avvocato Giovanni Grattacaso, durante la prima udienza preliminare che si è svolta nelle scorse ore davanti al Gip e nella quale i familiari della vittima della strada, assistiti dall’avvocato Michele Cuozzo, si sono costituiti parte civile nel processo chiedendo il risarcimento del danno.
La tragedia della strada si verificò l’8 settembre dello scorso anno, lungo la strada stradale 691 – Fondo Valle Sele, nei pressi di un distributore di carburante sito nel comune di Valva.
Coinvolti un imprenditore di 31 anni di Colliano che era alla guida di una Range Rover e un 72enne di Laviano che si trovava alla guida di una Mercedes.
Era il tardo pomeriggio quando il 31enne, giunto con l’autovettura all’altezza della stazione di carburanti, ha impattato frontalmente una Mercedes che stava uscendo dall’area di servizio per immettersi sulla carreggiata.
Impatto che per l’automobilista di Laviano, nell’immediato rimasto gravemente ferito, soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’ospedale San Francesco di Oliveto Citra, qualche ora dopo si rivelò fatale.
Illeso invece, l’imprenditore di Colliano che venne immediatamente iscritto nel registro degli indagati e per il quale il pubblico ministero, Mafalda Daria Cioncada, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Salerno, ne chiese ed ottenne dal Gip, il rinvio a giudizio.
Secondo la Procura di Salerno infatti, l’automobilista alla guida della Range Rover avrebbe – «posto in essere una condotta produttiva dell’evento per colpa, consistita nella negligenza, imprudenza, imperizia, nonché per inosservanza della normativa prevista dal codice della strada e per violazione dei limiti di velocità». L’automobilista di Colliano, proveniente da Contursi e diretto a Lioni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, percorreva la SS691 ad una velocità di oltre 150km/h, mentre il limite massimo era di velocità su quel tratto di strada era di 90km/h. Velocità che non avrebbe impedito al 31enne di evitare l’impatto con la Mercedes guidata da Cifrodelli che invece, violando la segnaletica orizzontale e verticale, stava uscendo dalla stazione di rifornimento di carburante con uscita direzione Contursi, immettendosi sulla corsia di marcia opposta, oltrepassando la striscia continua e proseguendo in direzione Lioni. Inevitabile quindi, l’impatto violento tra le due autovetture, a causa del quale, secondo il Pm – «il 31enne cagionava la morte di Cifrodelli».
Accusa di omicidio stradale dalla quale il giovane automobilista di Colliano dovrà difendersi davanti al Gip, a partire dalla prossima udienza che si svolgerà a fine giugno e che darà inizio alla fase dibattimentale del processo.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it