Sanità, Cisl-Fp su ospedale Caserta: infermieri e oss pochi e stremati al Pronto Soccorso

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Caserta – La Cisl-Funzione Pubblica denuncia la “carenza ormai cronica di personale infermieristico e operatori socio-sanitari al Pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, che la notte scorsa ha dovuto gestire, con appena sei unità tra oss e infermieri, circa 50 accessi. Una situazione ingestibile, arrivata ad un punto di non ritorno”. Sono mesi che la Cisl Fp chiede alla direzione generale un potenziamento dell’organico, ma “le richieste, fino ad ora – spiega Nicola Cristiani, segretario provinciale Ust Cisl con delega alla Sanità – sono rimaste inascoltate. Ribadiamo la necessità di potenziare il personale infermieristico, oss e medico del Pronto Soccorso: stiamo parlando di un Dea di II livello, di rilevo nazionale, non si può assolutamente lavorare in queste condizioni. Soprattutto in questo periodo delicato – aggiunge il sindacalista – il personale in servizio si sta profondendo in impegno, competenza e professionalità, ma non riesce fisicamente a dare una ulteriore risposta migliorativa legata alla qualità assistenziale perché troppo pochi in servizio. Secondo le linee guida del Ministero della Sanità e del Decreto di Giunta Regionale Campania 593 del 2020, il fabbisogno del personale di servizio del pronto soccorso aziendale di un DEA di secondo Livello, dovrebbe prevedere dai 48 ai 70 infermieri”. Guido Alfano, della Cisl Fp aziendale, precisa che “in questo momento, in servizio ci sono 39 unità sulla carta e 31 in servizio effettivo, praticamente 5/6 per turno. Le assenze riguardano vari motivi: malattie, aspettative, mancate sostituzioni. Qui non facciamo solo accoglienza di pronto soccorso, molti pazienti non sempre trovano immediata collocazione di ricovero e quindi stazionano in OBI (Osservazione Breve Intensiva) almeno per 48/72 ore per attendere un ricovero ospedaliero. In questo modo la situazione si aggrava mettendoci in condizione di non poter servire l’utenza nel migliore dei modi” conclude.

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