Napoli – La prima dichiarazione ufficiale di Catello Maresca candidato sindaco di Napoli non comprende nemmeno una parola per i partiti del centrodestra. Per commentare lo (scontato) ok del Csm per la sua corsa alla volta di Palazzo San Giacomo, da parte dell’ex pm della Dda, zero riferimenti a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. I quali, in ogni caso, con i loro massimi esponenti nazionali, l’altro giorno, a Roma, l’hanno benedetto come loro candidato nel capoluogo partenopeo.
Maresca, nella prima dichiarazione da politico senza la toga addosso, parla da candidato esclusivamente civico. E bolla come “ipocrisie” le critiche piovutegli addosso per aver fatto attività politica negli ultimi mesi mentre era ancora sostituto Procuratore generale di Napoli.
Queste le sue parole: “La deliberazione dei componenti del Csm, che ringrazio per la serenità di giudizio, mi consente di continuare la campagna di ascolto di una città sofferente che chiede a tutti noi impegno, un grande autentico e profondo impegno civico, per risolvere problemi antichi e nuove emergenze“.
“Napoli – avverte Maresca – chiede aiuto. E io intendo impegnarmi, forte anche della spinta di associazioni, uomini e donne che hanno uguale passione e amore per la nostra città“.
Poi l’ulteriore frase destinata a spaccare l’opinione pubblica: “Desidero solo precisare a chi legittimamente ha inteso esprimere critiche in queste settimane e anche a chi quotidianamente dispensa ipocrisia, che ho potuto richiedere l’aspettativa solo dopo l’8 maggio. E l’ho fatto con serietà, onestà e rispetto non solo formale della legge e della mia istituzione“. Sarebbe la magistratura.
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