Aspettando un’altra liberazione: l’Italia controcorrente che dimentica la Sardegna

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Da domani gran parte d’Italia tornerà a tingersi di giallo. Tra le Regioni che cambieranno colore ci sarà anche la Campania. Da domani molte attività riapriranno, segnale di speranza verso un futuro migliore. Da domani dicevamo, ma il domani sembra già ieri guardando a quanto sta accadendo in questo fine settimana.

Folle e assembramenti sono scattati puntuali con i giorni di festa e il ritorno del caldo sole primaverile. Varianti, neanche tanto impreviste, che potrebbero far saltare i “rischi calcolati” del Governo. Se non è stato un libera tutti quello dettato dal premier Draghi, poco ci manca. Il messaggio passato è apparso proprio quello, stando a quanto ammirato in grandi città come Napoli e Roma.

Non si aspettava altro, dopo un anno di pandemia trascorso tra divieti e restrizioni può sembrare anche normale eppure il virus è ancora lì e basterebbe considerare un numero per ricordarselo: 322. Sono i morti comunicati nell’ultimo bollettino diramato dall’Unità di Crisi. Sono diminuiti ma sono ancora tanti per un Paese che, parallelamente, sta portando avanti, tra alti e bassi, la propria campagna di vaccinazioni.

Abbiamo scommesso tutto su quest’ultima e se il piano dovesse fallire, l’arrivo della quarta ondata sarebbe inevitabile. L’auspicio è che i rischi siano stati calcolati correttamente, anche se l’esempio della Sardegna avrebbe dovuto imporre a riflessioni più profonde. L’isola è passata in poco meno di un mese dall’essere la prima zona bianca a rimanere l’unica zona rossa in Italia. A modo suo è pur sempre unica ma rappresenta l’evidenza di come la libertà, se assaporata in un sol boccone, possa trasformarmi nella prima nemica delle decisioni prese.

Ad inizio pandemia furono molti i complimenti piovuti sul nostro Paese, si parlava e si decantava del “modello Italia“. Accadeva meno di un anno fa mentre adesso siamo gli unici che sembrano andare in direzione contraria. Perfino la Germania, modello al quale tendiamo da decenni occhiate di ammirazione, ha optato per un altro periodo di chiusure. Lo stesso che ha permesso alla Gran Bretagna del tanto vituperato Boris Johnson di avviarsi verso la definitiva uscita dal tunnel. Lockdown e vaccinazioni di massa, un percorso che l’Italia ha deciso di non seguire. E mentre oggi il Paese si accinge a festeggiare il 76° anniversario della liberazione, attendiamo con ansia il primo anniversario di un’altra liberazione. Quella dal covid-19

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