Salute, in Campania il 13% della popolazione è obeso

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Napoli – L’impatto dell’obesità sulla salute e sul welfare traccia uno scenario drammatico: perdita della vista, patologie renali, tumori, ma anche un costo sociale che è maggiore rispetto a quello provocato dal tabacco e dall’alcool, messi insieme. Tutto questo soprattutto in Campania, dove, secondo il Rapporto Passi 2012-2015 del Ministero della Salute, il 13% della popolazione è obesa, ma la percentuale sale a 23% tra i minori.

“La Campania ha il triste primato in Italia della maggiore prevalenza dell’obesità in adulti e bambini e dovrebbe dotarsi di una rete per la terapia multidisciplinare della obesità, sia per assistere i pazienti, sia per diminuire gli alti costi sociali della malattia”, ha affermato il presidente del Ceinge Pietro Forestieri che ha fatto il punto sul problema dell’obesità nel corso di Alfa Omega, la sezione di convegni medici della settimana della prevenzione a Napoli.

Il tema è stato affrontato in occasione dell’Obesity Day che si celebra oggi.  “Affrontare l’obesità con una terapia multidisciplinare – ha spiegato Forestieri – significa seguire i pazienti dal punto di vista metabolico, dietologico e chirurgico, perché non dobbiamo dimenticare che l’obesità è una malattia gravissima che porta a patologie malattie che mettono a rischio funzioni vitali del soggetto”.

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