Napoli, caos alla Mostra d’Oltremare: finti disabili pretendono il vaccino

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Napoli – Grande caos alla Mostra d’Oltremare durante la giornata di ieri dove erano stati convocati soggetti fragili e disabili. Si sono presentate molte persone che però non avevano queste caratteristiche come sottolinea l’Asl Napoli 1 Centro.

Ricordiamo, afferma l’Asl in un comunicato, che “nel rispetto di quanto elencato dal “Piano regionale Campagna di vaccinazione anti SARS-CoV- 2/COVID19”, aggiornato al mese di marzo, i vulnerabili sono “persone estremamente vulnerabili, intese come persone affette da condizioni che per danno d’organo preesistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di covid19”, ovvero “disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 ar.t 3 comma 3”. È bene ribadire che i cittadini che hanno dichiarato all’atto dell’adesione in piattaforma Sinfonia di essere in possesso di patologie tali da avere il diritto a rientrare nella categoria vulnerabili/disabili possono essere vaccinati solo ed esclusivamente a seguito della compilazione del modulo di autocertificazione con il quale attestano sotto la propria responsabilità – nel momento dell’accettazione presso il Centro Vaccinale – il possesso dei requisiti indicati al momento dell’inserimento in piattaforma. Questo pomeriggio a decine hanno rifiutato la sottoscrizione del modulo di autocertificazione pretendendo di essere vaccinati. Queste persone, oltre ad aver costretto il personale a rallentare le vaccinazioni, con atteggiamenti violenti hanno messo a rischio l’incolumità degli operatori sanitari e altri cittadini.

“Solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine è stato possibile riportare la situazione nei canoni della normalità. L’ASL Napoli 1 Centro stigmatizza tali tentativi di aggirare regole che vengono poste a garanzia di una celere vaccinazione dei soggetti vulnerabili/disabili. È bene ribadire che l’ASL Napoli 1 Centro procederà alla verifica di quanto dichiarato sia in fase di adesione che in fase di accettazione con denuncia all’autorità giudiziaria in caso di dichiarazione mendace” conclude la Asl

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