Cacciata di casa dai genitori perché omosessuale, Malika ospitata a Napoli: “Reazione disumana”

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Castelfiorentino – “In questo momento sono molto frastornata, da una parte tanti gesti di solidarietá che non mi aspettavo. Dall’altra mi dispiace per i miei genitori per la gogna mediatica che stanno subendo“. Lo ha detto, in un’intervista ad Andrea Scanzi sul sito Fb del giornalista, Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino (Firenze) che ha accusato la propria famiglia di averla allontanata da casa dopo aver reso nota una relazione sentimentale con un’altra ragazza. “Penso che loro abbiano bisogno realmente di un aiuto da alcune persone – ha proseguito – Io purtroppo quella violenza verbale inaudita non l’ho ricevuta soltanto in quel contesto. Penso che soprattutto mia mamma abbia bisogno di un reale aiuto“. Malika, che adesso si trova ospite di conoscenti a Napoli, ha descritto quanto accaduto il 5 gennaio scorso, giorno del suo allontanamento. “Ho fatto trovare loro una lettera perché non me la sentivo di affrontare la situazione – ha detto – e ho scritto loro un testo dove dicevo di essere innamorata di questa ragazza. Anche per me era un salto nel vuoto perche’ era la mia prima ragazza e alla fine ho chiesto loro se avessero voluto fare questo salto nel vuoto con me. Il salto nel vuoto l’ho fatto da sola e sono sprofondata. Non me l’aspettavo una reazione cosi’ disumana“.

Infine un commento sulla solidarietà ricevuta: “Ho parlato stamattina con il deputato Alessandro Zan – ha concluso Chalhy – é una persona squisita, spero che anche io possa dare il mio contributo a fare approvare la proposta di legge con il suo nome, che tanto serve”.

Raccolta fondi e solidarietà per Malika

Dalla politica al mondo dello spettacolo tanti i messaggi di sostegno alla ragazza cacciata dalla famiglia perché ama una donna. La comunità dei social si è stretta attorno a Malika e ha rilanciato la racconta fondi sulla piattaforma GoFundMe. A sostenere il crowdfunding sono arrivati anche Fedez ed Elodie nelle loro stories di Instagram. La cantante Alessandra Amoroso su Instagram scrive “Hai vinto tu e a te va tutto il nostro sostegno”. 

Ha superato gli 80mila euro la raccolta fondi online sulla piattaforma crowdfunding GoFundMe lanciata dalla cugina della ragazza per pagare lo psicologo che la sta seguendo e le spese legali. “In questo giorno è cambiata la vita di una giovane ragazza di 22 anni – racconta la cugina -, Malika. La sua colpa? Essere fidanzata con una ragazzae non con il principe azzurro tanto desiderato dai suoi genitori. Malika nasce in un paesino vicino Firenze, da una famiglia forse troppo “tradizionale” per accettare quella che in realtà è la sua felicità. A luglio del 2020 conosce una ragazza con la quale comincia a condividere la sua vita, purtroppo però obbligata a tenerla nascosta. Quanto è difficile non poter raccontare l’amore, soprattutto alle persone più vicine a te ossia i genitori? Malika si stanca di tenersi tutto dentro e il 05 gennaio 2021 decide di scrivere una lettera ai suoi genitori, dove racconta i suoi ultimi mesi passati con questa ragazza. Racconta che sta bene, finalmente, racconta di aver trovato la felicità e di voler condividere con loro questo momento. La reazione è disumana,fuori da ogni logica. Malika a soli 22 anni si trova fuori di casa, senza una maglia di ricambio perché i suoi genitori, per chissà quale motivo, non le danno i suoi vestiti, che ha comprato sudando il suo stipendio in una fabbrica di pelletteria. Si vede voltare le spalle da chi in realtà dovrebbe proteggerla dal mondo, in casa sua viene cambiata la serratura, il nonno non le risponde più al telefono, nessuno la chiama per sapere dove sta passando le notti.
Passato lo sconforto dei primi giorni Malika si rimbocca le maniche e con l’aiuto di alcune persone che le sono rimaste accanto, comincia a battersi per riottenere ciò che le spetta, senza chiedere niente di più. È costretta a denunciare,a mettere in mezzo un avvocato e quindi procedere per vie legali contro i suoi “genitori”. Questo procedimento a distanza di 2 mesi è ancora in corso e la situazione, nonostante tutti gli sforzi non è cambiata.
Malika è distrutta fisicamente e psicologicamente, ha portato il suo urlo d’aiuto in televisionead un programma le cui storie arrivano al cuore di tutti, ossia Le Iene, che a breve manderanno in onda la sua storia.
Come potrete immaginare le spese sostenute da Malika in questi due mesi sono state cospicue, a partire dai vestiti che le mancavano, all’avvocato e psicologo che in questo periodo la stanno aiutando, ed è per questo che diamo il modo a chi legge la sua storia di aiutarla attraverso questa piattaforma.
Ringraziamo chiunque, anche con un piccolo gesto, aiuterà Malika a riprendersi in mano la sua vita”.

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