NAPOLI – Dice di essere un maratoneta e per questo abituato alle grandi distanze. Oggi ha fatto il primo passo all’insegna del Recovery Fund, per il quale, invece, servirebbe uno sprint visto che entro fine mese si dovrebbero già presentare i progetti per i quali impiegare fattivamente i soldi dell’Europa.
Antonio Bassolino ha detto che “servirebbe una discussione forte su questo tema. Servirebbe convocare il consiglio regionale e quello comunale. Ma…”
Ma, sostanzialmente, il silenzio e il deserto, dal punto di vista dell’ex sindaco. Già perfettamente calatosi nella parte del candidato.
Tant’è che, nel corso del suo primo appuntamento elettorale in rete, a nessuno è sfuggito che ha parlato spesso affichè potessero intendere De Magistris e De Luca, il sindaco uscente che “lascia il Comune praticamente in dissesto” e che sostiene Alessandra Clemente alla corsa per Palazzo San Giacomo (salvo, anche oggi, al vg di Canale 21, tenere a specificare “al momento”) e il Governatore che sta giocando, sebbene da dietro le quinte, in un ruolo fondamentale nella partita delle prossime comunali di Napoli (tant’è che, secondo alcuni, tramite Italia Viva, ha preso in ostaggio persino Catello Maresca pur di imporre al Pd un candidato di suo gradimento: diverso, quindi, da Roberto Fico).
Eppure, tatticismi a parte, “bisognerebbe cogliere l’opportunità storica del Recovery dotandosi di infrastrutture materiali e digitali e lavorando per la sicurezza sociale”, ha fatto sapere Bassolino a proposito di digitalizzazione, Alta Velocità, trasporto locale e welfare.
Come dire: la sua campagna elettorale vuole essere fondata tutta sui fatti che interessano la quotidianità dei napoletani.
Proprio per marcare la differenza coi suoi competitor attuali e futuri costretti, chi per un motivo chi per un altro, ancora al nastro di partenza o col freno a mano tirato. Il maratoneta Bassolino sa che ora è il momento di guadagnare quanti più metri di vantaggio possibile.
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