Salerno, l’analisi di Pd Lega e Fratelli d’Italia sulle rispettive agende politiche

Fabbricatore, Pierro, Andria
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Salerno – Si scalda la politica in città. Nel giro di poche ore autorevoli esponenti di tre tra i maggiori partiti esprimono le visioni delle proprie compagini.

Alfonso Andria (Pd), Giuseppe Fabbricatore (FdI) e Attilio Pierro (Lega) intervengono sui temi al centro delle rispettive agende politiche.  

Alfonso Andria (Partito Democratico) – “Favorire una nuova responsabilità, l’effettivo protagonismo degli iscritti dentro e fuori i circoli, l’apertura al territorio per suscitare interesse attraverso pubblici confronti tematici con (e tra) iscritti e non iscritti, donne e uomini giovani e anziani.

Questo il senso che va dato alle ‘Agorà’ operando, con strumenti e modalità adeguati, il coinvolgimento di scuola, università, enti locali, istituzioni culturali presenti nei territori, biblioteche e luoghi della cultura.

È centrale il tema della cittadinanza: quel complesso di regole, di diritti e di doveri capace di garantire ai cittadini la partecipazione attiva alla vita democratica.

Un partito come il nostro deve qualificare la propria azione costante e capillare, per interpretare appieno la propria aggettivazione: democratico.

Le associazioni, i corpi intermedi, quella che Giuseppe De Rita definisce ‘la società di mezzo’, se intelligentemente stimolati, possono giocare un ruolo significativo non per orientare ma per informare anche e soprattutto attraverso la promozione della conoscenza e l’approfondimento dei tematismi individuati sui quali confrontarsi.

Tra questi, la Conferenza sul Futuro dell’Europa, un cantiere che avrebbe dovuto aprirsi il 9 maggio 2020. Ma la Conferenza sarà avviata con un anno di ritardo non solo per la pandemia ma per i contrasti fra i governi e il Parlamento europeo che hanno trovato un punto di incontro nella ‘joint declaration’ del 10 marzo scorso.

Mentre riprende il cammino della Conferenza occorre definirne, e fin dall’inizio, i tempi necessari e le modalità per confrontarsi sugli orientamenti e sulle priorità del futuro dell’Europa e per contribuire al dibattito.

Sarebbe necessario accentuare l’attenzione sulla cultura, sulle culture, con la ricchezza delle loro diversità: il vero tessuto connettivo della nuova Europa!”.

Giuseppe Fabbricatore (Fratelli d’Italia) “Siamo felici di riaccogliere tra le nostre file il consigliere comunale di Salerno Pietro Damiano Stasi. A Pietro mi lega uno storico rapporto personale e politico.

Non potrò mai dimenticare la sua vicinanza nei momenti di difficoltà e il suo sostegno alle elezioni provinciali del 2014 (quando risultai il più votato con 4.941 voti ponderati) e alle successive del 2016, dando un contributo decisivo per la mia elezione. E, come dimenticare, anche il suo proficuo lavoro svolto da assessore provinciale alle Infrastrutture, ai porti e all’aeroporto quando, alla presidenza della Provincia di Salerno c’era il nostro leader, l’On. Edmondo Cirielli.

Fratelli d’Italia sarà sempre pronto ad accogliere chi non ha paura di mettere al primo posto i nostri valori ed il bene del nostro territorio. Con piacere, quindi, accogliamo Pietro che ha deciso non solo di aderire al nostro partito ma di collaborare alla sua crescita nella città di Salerno.

Sono fermamente convinto che questa adesione rappresenti un importante valore aggiunto per Fratelli d’Italia”. 

Attilio Pierro (Lega) –  “I mancati ristori al mondo delle partite Iva, in piazza a Salerno per protestare contro De Luca, sono la fotografia della cruda e drammatica situazione attuale. Le misure messe in campo dal Conte-bis e da palazzo Santa Lucia, come denunciamo da tempo, erano insufficienti allora e inesistenti oggi. Occorre invece invertire la rotta con ristori direttamente sui conti correnti bancari.

Come Lega abbiamo richiesto l’eliminazione del criterio legato ai codici Ateco e provvedimenti rivolti all’intera platea dei 2,5 milioni di aziende e partite IVA con indennità calcolate sul decremento di fatturato dell’intero 2020 sul 2019.

Siamo fiduciosi e crediamo che il nuovo governo, di cui ci onoriamo di far parte, farà la differenza in tale direzione. Meno promesse, meno slogan e più concretezza”. 

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