Castellammare di Stabia (Na) – Tre vittorie consecutive, addirittura cinque considerando solo le gare in trasferta. La Juve Stabia di Padalino viaggia a gonfie vele e domani alle ore 20.30 affronterà la Paganese in trasferta al Marcello Torre. Le dichiarazioni del tecnico gialloblu alla vigilia del derby:
Orgoglio – “Sono orgoglioso perché questa squadra ha raggiunto una consapevolezza che prima non aveva per svariati motivi, ma eravamo sicuri l’avrebbe raggiunta. Stavamo tracciando il giusto percorso, i calciatori si impegnavano giornalmente negli allenamenti. Sono segnali importanti, ci facevano ben sperare, le qualità dovevano per forza portare a un risultato positivo. Credo che oggi tutti debbano riconoscere a questa squadra di avere un’idea di calcio. Sono orgoglioso dei calciatori, la più grande soddisfazione è vederli fare ciò che proviamo da inizio stagione”.
Infermeria – “Abbiamo dieci calciatori fuori. Ai soliti si sono aggiunti anche Borrelli, Russo ed Esposito. Non ci saranno Troest, Cernigoi e Suciu. Abbiamo in dubbio Orlando e Garattoni, gli assenti sono tanti per la sfida con la Paganese. Di sicuro ne mancheranno otto, due sono da valutare”.
Derby – “Sono partite che danno sempre una spinta particolare a tutti, la stanchezza e la completezza nel poter organizzare la gara saranno fattori da tenere d’occhio. Quando hai poco tempo qualcosa rimane per strada e non riesci a recuperarlo. Anche la preparazione mentale è difficile se giochi a distanza di poco tempo. Ricaricare le pile non è sempre la cosa più scontata”.
Post-Casertana – “Rischio esonero? Dopo la sconfitta con la Casertana sono rimasto lo stesso di sempre. Per tutte le cose occorrono dei tempi tecnici da rispettare per veder fiorire un progetto. Nonostante sia nel calcio da tanti anni ed essendo abituato a certe critiche, invito sempre tutte le persone a immedesimarsi in chi si sta criticando. Si fanno considerazioni in maniera troppo semplicistica a volte. Un allenatore deve convivere con situazioni e difficoltà che a molti non sono note. Non mi spaventa l’esonero, se ho deciso di fare l’allenatore ho messo in preventivo la possibilità di essere esonerato, fa parte del mestiere”.
Ruolino in trasferta – “Se ci fosse stata la presenza dei tifosi la differenza tra giocare in casa o in trasferta avrebbe avuto la sua valenza. Oggi non è così e ce ne rammarichiamo oltre misura per una situazione che sta penalizzando non solo noi ma tutti. Ne approfitto per mostrare la vicinanza mia e della società ai familiari di Antonio Vanacore che ci ha lasciati proprio a causa del Covid. E’ stata una notizia dolorosa per tutti noi”.
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