Napoli – “L’Ospedale del Mare è la vergogna di Napoli. Mio nonno in uscita sabato è morto”. E’ diventata virale in poco tempo la diretta Facebook di un ragazzo, che in seguito al decesso del nonno all’Ospedale del Mare di Napoli, ha fatto irruzione insieme a un gruppo di persone all’interno del nosocomio.
Non sono chiare al momento le cause del decesso dell’uomo ma alcune persone si sono filmate durante un assalto all’Ospedale del Mare, dove hanno inveito contro le guardie giurate e medici e preso a calci porte e muri per vendicare la morte del loro familiare, secondo loro deceduto a causa di una scarsa assistenza. L’irruzione è stata mostrata in un video postato dagli stessi giovani su Internet. Nelle immagini, si vede il gruppo attraversare un corridoio dell’ospedale, che si trova a Ponticelli, periferia Est di Napoli, gridando che l”anziano “stava bene” e chiedendo di poter incontrare il primario. Non vi sono stati, tuttavia, danni alla struttura nè aggressioni al personale sanitario. La direzione dell’Ospedale del Mare ha reso noto che presenterà denuncia sull’accaduto.
“Non entriamo nel merito della vicenda su cui abbiamo chiesto delucidazioni alla direzione per capire i motivi del decesso, ma troviamo assurdo che delle persone assaltino un ospedale, per giunta filmandosi e prendendosela in modo violento con la struttura e il personale”. Lo afferma il consigliere regionale della Campania Francesco Borrelli commentando il, video sulle urla dopo la morte di un nonno all’Ospedale del Mare di Napoli. “Abbiamo inviato – spiega Borrelli – una nota alla direzione dell’ospedale per chiedere ulteriori notizie sulla vicenda e se le persone coinvolte nell’aggressione siano state identificate e denunciate. Comprendiamo il dolore per la perdita di una persona cara ma la violenza non è mai giustificata, soprattutto in un luogo pubblico, a maggior ragione se si tratta di una struttura ospedaliera che è a servizio dei cittadini e che serve per curare pazienti e combattere la pandemia. Se qualcuno ha sbagliato ne risponderà nelle sedi giudiziarie ma fare i raid punitivi negli ospedali è inaccettabile”.
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