Il Verona asfalta il Benevento: aria di crisi per i giallorossi

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Benevento – Tira una brutta aria sul “Ciro Vigorito”. Il Benevento incassa un’altra sconfitta senza appello contro il Verona e vede assottigliarsi il vantaggio sulla zona salvezza. Giallorossi mai in partita, costretti a rincorrere pallone e avversari. Una prestazione deludente per i ragazzi di Inzaghi, favorita anche da alcune discutibili scelte del tecnico piacentino. La sfida con lo Spezia, in programma sabato, dirà molto sul futuro della Strega. Sarà rinascita o crisi?

La partita – Tornano Caldirola e Letizia nell’undici di partenza scelto da Inzaghi. Schiattarella recupera e gioca, mentre Viola e Caprari godono di un turno di riposo. In avanti, alle spalle di Lapadula, ci sono Insigne e Sau. Juric ripropone Tameze e sceglie Lazovic a sinistra al posto di Dimarco. Zaccagni e Barak accompagnano Lasagna in attacco.

Le brutte notizie per Inzaghi non tardano ad arrivare. La partita di Letizia dura appena dieci minuti, il terzino è costretto al cambio e al suo posto entra Foulon. E’ il Verona a fare la partita, occupando bene gli spazi e facendo correre a vuoto i giallorossi. Proprio Foulon cancella dai piedi di Lasagna il pallone del possibile vantaggio ma è solo il preludio al gol ospite. Lazovic affonda a sinistra e pennella sul secondo palo, Faraoni brucia Foulon e di testa batte Montipò. Il periodo buio del giovane terzino prosegue e dieci minuti dopo l’errore è grossolano. L’azione parte ancora dalla sinistra con Lazovic, cross al centro dove Foulon, nel tentativo di anticipare Faraoni, infila la sfera alle spalle di Montipò con un “pregevole” tuffo. Continuano a spingere gli scaligeri, vicini al terzo gol con una conclusione di Barak che si stampa contro la traversa. L’unico sussulto della Strega arriva allo scadere. Insigne riceve palla a limite d’area concludendo di sinistro, Silvestri sporca finalmente i guanti.

Inzaghi prova a dare una scossa con i cambi. Il tecnico piacentino passa al 3-4-2-1 inserendo Tuia e Improta. L’impeto sannita dura appena cinque  minuti, il tempo che impiega Lasagna per bruciare Glik e presentarsi tutto solo davanti a Montipò, calando tris e sipario. Il rischio è quello di prendere un’imbarcata, il Verona continua a spingere sfiorando il quarto gol con Barak. Si aprono praterie per gli avanti di Juric, fondamentale in cui Lasagna va a nozze. L’attaccante si fa deviare all’ultimo una conclusione a botta sicura, conquistando un angolo che porta Gunter a colpire a due passi da Montipò, bravo a salvarsi d’istinto. Il resto è pura accademia. La gara non ha più nulla da offrire, la testa della Strega è La Spezia da un pezzo.

Benevento-Hellas Verona 0-3

Reti: 24’pt Faraoni, 34’pt Foulon (aut.), 5’st Lasagna

Benevento (4-3-2-1): Montipò; Depaoli (1’st Improta), Glik, Caldirola, Letizia (11’pt Foulon, 1’st Improta); Hetemaj, Schiattarella, Ionita; Insigne (10’st Viola), Sau; Lapadula (29’st Gaich). A disp.: Manfredini, Lucatelli, Tello, Dabo, Caprari, Foulon, Di Serio, Moncini. All.: Filippo Inzaghi

Verona (3-4-2-1): Silvestri; Magnani (38’st Dawidowicz), Günter, Ceccherini (33’st Lovato); Faraoni, Tameze (20’st Sturaro), Veloso, Lazović; Barák, Zaccagni (33’st Bessa); Lasagna (38’st Favilli). A disp.: Berardi, Pandur, Dimarco, Salcedo, Ilić, Çetin, Udogie. All.: Ivan Juric

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta

Assistenti: Nicola Carbone di Torino e Davide Moro di Schio

IV uomo: Daniele Paterna di Teramo

Var (A/Var): Marco Guida di Torre Annunziata (Salvatore Longo di Paola)

Ammoniti: Sturaro per il Verona

Note – Recupero: 2’pt, 0’st

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