Mobilità, Saginario presidente ma l’opposizione non ci sta: “Elezione Mollica era legittima”

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E’ Giuliana Saginario il nuovo presidente della commissione Mobilità di palazzo Mosti. L’elezione è arrivata stamattina ma è subito contestata dalle opposizioni che avevano invece eletto, sul finire del 2020, la grillina Anna Maria Mollica, esponente della minoranza.

Poche ore fa, dunque, il ‘contro-ribaltone’, con la sola maggioranza che ha votato la Saginario. Operazione riuscita grazie anche all’astensione del rappresentante del Pd Cosimo Lepore e del gruppo ‘Misto’ Pinà Pedà

Evidentemente, però, le polemiche proseguiranno. Prima a prendere la parola è proprio Anna Maria Mollica. Che scrive:

Lo scorso 2 dicembre, tramite messaggio WhatsApp del giorno precedente, trasmesso per conto del Presidente del Consiglio Comunale, veniva convocata la Commissione Mobilità, da tempo acefala per le dimissioni del suo presidente.
Con successiva e improvvisa decisione, pervenuta sempre tramite WhatsApp un’ora prima dell’orario di convocazione del 2 dicembre, il Presidente del Consiglio, presente ai precedenti lavori di altre due commissioni, preannunciava irritualmente il rinvio della Commissione mobilità, senza precisarne il motivo.
In quella occasione, deplorando la mancanza di rispetto manifestata dal Presidente De Minico verso il ruolo esercitato dai Consiglieri, i componenti della Commissione Mobilità presenti all’appello, dopo aver constatato la presenza del Vice Presidente del Consiglio Comunale e, da remoto, della Vice Presidente della Commissione competente, acclarato il numero legale, procedevano alla nomina, a 17 voti unanimi, della scrivente Mollica a presidente della predetta commissione.
A tale operazione faceva seguito una nota della Segreteria Generale dell’Ente, in cui si riteneva “non legittima la modalità con cui la riunione si è insediata ed ha deliberato”.
La Segretaria, richiamando l’art. 17 dello Statuto e l’art. 34 del Regolamento del Consiglio Comunale, estendeva le competenze del Presidente del Consiglio, circoscritte dai citati articoli alla esclusiva convocazione della prima riunione di insediamento delle Commissioni Consiliari (Statuto) ed al solo caso di “sfiducia” del Presidente di Commissione (Regolamento), non alla elezione di un presidente dimissionario, come nel caso in esame,.
La Segretaria Generale, inoltre, delegava alla parte politica i chiarimenti e le risposte sui tempi e i modi dell’anomala “sconvocazione” priva di motivazione.
La scrivente, non condividendo il parere della Segreteria Generale dell’Ente, ha quindi portato la vicenda all’attenzione del Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, per ricevere un autorevole parere circa la legittimità delle operazioni di voto relative alla seduta del 2 dicembre scorso.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Benevento, che il M5S ha invitato a dimettersi, è tornato a convocare, per l’11 febbraio 2021, la Commissione Mobilità, ai fini della nomina di un nuovo presidente al posto della dimissionaria Angela Russo.
Insieme ai Consiglieri Di Dio, Feleppa, Fioretti, Paglia, Puzio, Sguera, ritenendo non si possa disconoscere la legittimità della nomina già avvenuta nella precedente seduta, si è deciso di non partecipare alla Commissione convocata per la predetta data, in attesa che il Ministero dell’Interno esprima il proprio parere di legittimità.
Come già rilevato da un precedente parere del predetto Ministero, le forze politiche presenti in Consiglio sono “rispecchiate anche nelle Commissioni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto”.
La nomina della scrivente che si vuole far passare per illegittima, rispecchia, al contrario, l’esistenza di un nuovo equilibrio politico, in cui l’amministrazione Mastella non ha più la maggioranza ed ha potuto eleggere oggi un proprio presidente di Commissione soprattutto grazie all’astensione dei Consiglieri PD di opposizione, favorevoli alla rielezione di Mastella”.

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