Scuola, Consigli Istituto su ‘raccomandazione’ De Luca: “Sconcertante”

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Salerno – Una ‘raccomandazione’ che sconcerta il Coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Istituto della Campania. Quella firmata dal Governatore in ordine alle modalità di riapertura, il 1 febbraio, delle scuole superiori proprio non piace nel merito ai CdI.  

Il coordinatore regionale Almerico Ippoliti, penna in carta, scrive una lunga lettera al Governatore Vincenzo De Luca; all’assessore regionale alla Scuola, Politiche Sociali, Politiche Giovanili Lucia Fortini; al Prefetto di Avellino Paola Spena; al Prefetto di Benevento Francesco Antonio Cappetta; al Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto; al Prefetto di Napoli Marco Valentini; al Prefetto di Salerno Francesco Russo e a tutti i dirigenti scolastici della Regione Campania per il tramite del Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Campania, Luisa Franzese.

Il Coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Istituto della Regione Campania “considera che l’Atto di raccomandazione e richiamo del 28 gennaio è stato proposto in un momento davvero inopportuno in quanto, a valle di lavori già da tempo conclusi e delle organizzazioni scolastiche definite, genera solo un’enorme confusione in una condizione di già enorme caos”.

Ippoliti spiega: “Ci si chiede, innanzitutto, perché non siano stati ascoltati a tempo debito dall’Assessore al ramo e dai tavoli prefettizi, i dirigenti scolastici ed il presente Coordinamento. Vivendo in prima persona la scuola potevano certamente fornire un contributo organizzativo utile e necessario.
L’
Atto è solo un’indicazione, quindi vige sempre la normativa nazionale dettata dagli ultimi DPCM, per cui non è un dettame ordinativo. Quindi riteniamo che non sia il caso di demandare ai genitori le scelte di ‘cuore’ in questo momento così critico e caotico. Le decisioni devono essere prese da chi è preposto alle scelte politiche, tecniche ed organizzative, per guidare al meglio la popolazione”.

Ippoliti entra nel merito della raccomandazione:Riteniamo, per quanto detto, che il punto 2 dell’Atto vada rimosso, poiché nei DPCM è stato deciso che le scuole secondarie di II grado ritornino alla didattica in presenza e che non sia più attuata la DaD, a meno dei casi richiamati al punto 3”.

Gova ricordare che con il punto 2 il Governatore raccomanda che venga consentito ai genitori degli alunni, nel rispetto della misura sopra prevista, di optare per la fruizione della didattica a distanza”.

Ippoliti aggiunge: “Magari un Comitato tecnico scientifico, costituito da esperti quali medici specialisti, ricercatori, psicologi, psichiatri, sociologi, pedagoghi, dirigenti scolastici, presidenti dei CdI, poteva elaborare una comunicazione specialistica che avesse dato fiducia e tranquillità alla popolazione studentesca, utilizzando e richiamando dati e riferimenti oggettivi ed esperienze accertate e documentate.
Si ricorda che nel resto d’Italia, ed anche in zona arancione, gli studenti delle scuole secondarie di II grado vanno tranquillamente a scuola in presenza”.

Al punto 4, il Governatore raccomanda “che non venga differenziato l’orario di ingresso degli alunni, assicurando piuttosto il rispetto dei limiti percentuali di presenza in aula degli alunni medesimi attraverso adeguate misure di rotazione”.

Il presidente dei CdI della Campania, argomenta:  “Pur condividendo da sempre questa posizione, non si comprende perché la stessa Regione ai tavoli prefettizi non ha avallato, durante lo svolgimento dei lavori, questa soluzione ma si è irrigidita nell’obbligare il doppio ingresso alle scuole. Per consentire un unico orario di entrata occorre che, ad horas, siano modificati i Documenti Operativi delle Prefetture contenenti gli orari concordati con le aziende del TPL per i doppi ingressi, altrimenti non ci sarà coincidenza tra gli spostamenti degli studenti e gli orari definiti del TPL”.

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