Salerno – Sulla sponda destra del fiume Irno si nota una situazione dagli aspetti, a tratti, paradossale.
Nei mesi scorsi è stata effettuata la opportuna pulitura del sovrastante costone. E’ stato tagliato il canneto. Le piante non sono state raccolte e, da allora, giacciono sulla parte cementata dell’alveo.
Vento, qualche piena del fiume e la pioggia stanno provvedendo a far confluire le canne nel corso d’acqua. Che le spinge a foce, le getta nel mare che poi, con le sue correnti e con la forza delle frequenti mareggiate, le deposita sulle spiagge cittadine.
Ma non è tutto: altro paradosso riguarda i rifiuti. Il ‘disboscamento’ ha fatto chiaramente emergere un tappeto di rifiuti, alcuni abbastanza grandi.
Valigie, secchi con contenuti di dubbia natura, bustoni dell’immondizia, laterizi e immondizia di tutti i generi. Perché, contestualmente al taglio, non è intervenuto il personale addetto per rimuovere quella indecenza?
Siamo nel tratto finale, proprio tra il nuovo parcheggio e la cittadella giudiziaria. Marciapiede percorso a piedi da centinaia di persone al giorno, molte provenienti da fuori città, provincia o regione, indirizzate presso gli uffici giudiziari.
Lo spettacolo sotto i propri occhi è pessimo.
A questo punto c’è da sperare che l’argine a tanta incuria lo mettano i volontari del gruppo Voglio un Mondo Pulito di Ciccio Ronca. Certamente, così sarà.
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