Concerti ok e qualche fischio per De Luca, a lungomare torna il suk

Salerno – Il sabato sera salernitano si è prestato a molteplici interpretazioni.

Zona orientale – strade chiuse da Torrione a Mercatello per la Notte Bianca con tanti artisti sui palchi e miglia di persone sotto; negozianti non proprio soddisfatti

(pochi gli acquisti, le persone sono state attirate dalla musica più che dalle vetrine); automobilisti ‘neutrali’ infuriati per le inevitabili ripercussioni sui flussi veicolari e qualche inaspettato fischio per il Governatore De Luca salito sul palco a mezzanotte per ricevere, sperava in cuor suo, quel consenso che una zona storicamente fedelissima gli aveva finora sempre riservato.

Centro – Probabilmente a causa del necessario controllo da assicurare in considerazione del forte afflusso di persone nella zona Torrione-Mercatello il lungomare, in verità meno affollato rispetto agli altri sabato,  è rimasto completamente privo del presidio di legalità. Nemmeno un pattuglia del decantatissimo piano-interforze (Polizia, Vigili, Carabinieri, Finanza) è stata dirottata tra Santa Teresa e Piazza della Concordia. Infatti,  capìta la favorevole anatifona, extracomunitari di varie nazionalità e qualche eccentrica ‘europea’ hanno invaso il viale lato-mare con la solita mercanzia illegale (i primi) e con baldacchini per la lettura dei Tarocchi (le seconde) mentre, nel vialone centrale, altri stranieri ponevano in atto i loro ben più loschi traffici. L’eccezione è consistita in un unico lenzuolo ricoperto di statuette e souvenir in legno: in un mare di merce  taroccata verosimilmente prodotta nei ‘laboratori’ della camorra di Napoli e Caserta (scarpe, maglie, giubbini, cover per cellulari, baston selfie, bijotteria di pessima qualità ecc…) l’eccezione del volenteroso africano – rimasto ostinatamente legato alla tradizione delle origini – ha conferito un tocco di romanticismo ad un lungomare-suk per il quale la battaglia di legalità, nonostante gli sforzi, sembra persa.