Napoli – Anche nel giorno dell’arrivo delle prime dosi dei vaccini anti-Covid all’ospedale del Mare di Ponticelli il Governatore di Regione, Vincenzo De Luca, manda le sue frecciatine al Comune di Napoli. Ma dimentica le tante proteste avvenute nei giorni scorsi nel capoluogo campano. Accese proprio dalle ordinanze stilate dalla Regione.
“Siamo diventati zona rossa dopo che in tutta Italia sono rimbalzate le immagini del Lungomare di Napoli affollato e senza alcun controllo”. Ha spiegato De Luca smarcandosi da ogni tipo di responsabilità. “Ogni ente – chiarisce il Governatore – deve garantire sul proprio territorio il rispetto dei decreti e delle ordinanze“. Queste le parole di De Luca nel corso della conferenza per il V-Day. Il presidente di Regione tira così in mezzo gli assembramenti sul lungomare di Mergellina dimenticando che all’epoca dei fatti narrati le passeggiate erano consentite, in quanto la Campania si trovava in zona gialla.
Per giunta l’area del lungomare Caracciolo è presidiata, da ben prima del Covid, dai militari del servizio Strade Sicure, così come dagli agenti della Polizia Municipale di Napoli che anche senza le ordinanze pandemiche eseguono quotidianamente il servizio di pattugliamento lungo tutta la riviera di Chiaia.
Mentre il Governatore campano sulle accese proteste dei ristoratori napoletani neanche si pronuncia. Ma per quanto riguarda i malumori della zona rossa natalizia spiega che in Campania ci sono anche dei cittadini “imbecilli” come quelli che a “Ercolano hanno fatto la sceneggiata notturna e a qualcun altro che ha pensato di fare iniziative francamente incomprensibili”.
Molto probabilmente quelli delle “iniziative francamente incomprensibili” rischiano di essere proprio i ristoratori partenopei che grazie all’ordinanza di De Luca dello scorso 19 dicembre, che ha ribaltato in poche ore i piani del Premier Conte, si sono visti costretti a gettare nella spazzatura migliaia di euro di spesa. Ed imbufaliti hanno bloccato per giorni l’accesso del lungomare da Piazza Vittoria.
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