Melizzano (Bn) – Il Psr, l’aiuto per gli agricoltori o la “morte” delle imprese? Il dubbio continua a essere veramente forte nella mente di chi, lentamente, sta provando a entrare nelle dinamiche dei fondi destinati ai giovani imprenditori. E’ bastato lanciare il sasso nello stagno per vedere il cerchio allargarsi e capire che ci sono tante cose da rivedere in un progetto che dovrebbe, almeno nella teoria, dare una grossa mano a chi decide di valorizzare il proprio territorio rimanendone ancorato con la speranza di regalarsi un futuro, facendo leva sui propri progetti.
Da soli, però, è difficile avviare un’attività, vederla crescere e farla camminare. Spesso serve la mano più grande, un ente che possa creare un’agevolazione per avviare il motore. Un motore (il Psr) che si è inceppato e a pagarne le conseguenze sono tanti giovani agricoltori che immettono solo del loro, in attesa di soldi che sono bloccati tra carte in continuo movimento, piene di modifiche e correzioni.
Dopo Sant’Angelo a Cupolo è la volta di Melizzano, ci si sposta sul versante telesino ma la sostanza non cambia. Vincenzo Sacco fa parte di quel gruppo di imprenditori che hanno diritto ai fondi ma che non hanno potuto averli perché esauriti. Ma nel frattempo che si fa? Si “ammazza” un sogno”? No, si mette mano al portafoglio e si vede crescere la propria creatura. Vincenzo, però, è deciso, sa cosa deve avere: “Voglio quello che mi spetta“. Qualcuno, presto, dovrà ascoltare queste voce e dare conto di decisioni prese che meritano spiegazioni.
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