Covid, lo studio dell’Università Vanvitelli: a Napoli tasso di mortalità doppio rispetto alla Campania

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Napoli – La diffusione del Covid-19 nella città di Napoli è diminuita a seguito delle restrizioni imposte dal governo, ma alcune zone del territorio cittadino continuano a destare forte preoccupazione. In uno studio sull’andamento dell’epidemia elaborato dall’Università Luigi Vanvitelli, si legge che “Resta comunque critica la situazione delle municipalità settima (Miano, San Pietro a Patierno, Secondigliano) ed ottava (Chiaiano, Piscinola, Scampia). L’aumento dell’età media dei contagi e della mortalità rappresenta un segnale da considerare attentamente”.

L’attenzione dello studio è rivolto soprattutto sull’aumento dei casi tra le persone di età avanzata, le prime vittime del Covid-19. Stando ai dati, l’età media dei contagiati nell’ultima settimana nei vari quartieri periferici è inferiore rispetto ai quartieri del centro. Fa eccezione Miano che, insieme a Posillipo, San Ferdinando e Vomero, risulta tra i quartieri con i dati di età media dei contagiati più alti.

La città di Napoli ha l’incidenza maggiore di contagiati rispetto a tutta la regione, con un tasso di mortalità più che raddoppiato rispetto a quello della Campania, 43.6 contro 19.2 per 100.000 abitanti.

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