Benevento – “Non siamo dei numeri, siamo Famiglie”. Con questo slogan i 27 operatori socio-sanitari del’Asl Benevento 1 sono tornati a protestare davanti alla sede istituzionale dell’Azienda, in via Oderisio, contro la decisione del Direttore Generale Volpe di procedere a partire dal prossimo 1° gennaio ad assunzioni con la formula della “Partita Iva” a tempo determinato a 6 mesi, di altrettante professionalità per lo svolgimento dei servizi da loro tradizionalmente svolti.
In precedenza, e cioè fino al 2017, questi operatori erano dipendenti di una Cooperativa di servizi sanitari; poi da quella data e fino alla fine di settembre scorso, gli stessi erano assunti da una Agenzia interinale. La protesta degli operatori socio-sanitari si era già sviluppata due mesi or sono per lo stesso motivo.
Nella tarda mattinata c’è stato dopo il presidio, l’incontro con il direttore dell’Asl, Gennaro Volpe, che non ha sortito effetti. Il direttore avrebbe affermato come lui si sia attenuto alla legge.
I dipendenti dopo l’incontro sono pronti ad effettuare delle istanze per far riconsiderare la graduatoria finale. Giovanni De Luca della Uil presente per solidarizzare con questi operatori ha attaccato: “Questi dipendenti non sono stati tutelati. Non è stata trovata una forma per aiutarli.” Enza Riccio operatore socio sanitaria ha detto: “Non ci aspettavamo tutti questi ostacoli da parte dell’Asl. Abbiamo dato la nostra esperienza per venti anni e ora rischiamo seriamente di restare fuori. Siamo mortificati dal punto di vista umano. La nostra professione è stata messa sotto ai piedi. La graduatoria è stata effettuata con i piedi non riconoscendo nulla a noi dipendenti che da 20 anni abbiamo effettuato questa professione“.
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