Napoli – “La gente è sconcertata, seriamente preoccupata e anche in tensione per il futuro” così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un intervista rilasciata al quotidiano piemontese La Stampa, lancia il suo allarme per la nuova chiusura – parziale – di Napoli e della Campania.
L’ex pm, al giornale della famiglia Agnelli, continua a ribadire la richiesta di risorse da parte del Governo per far fronte alle chiusure derivanti dalla zona rossa in Campania. “Siamo seduti non sotto un vulcano – spiega preoccupato Dema – ma sopra la città è una polveriera e temo che a Roma non ne siano consapevoli”.
Per il primo cittadino metropolitano Napoli è infatti “una città anarchica con la sua resilienza” dove vive “un’economia informale che negli ultimi anni era cresciuta grazie al turismo”.
Ed oggi a ridosso delle festività natalizie, periodo che solitamente fa registrare il boom dei turisti a Napoli che ogni anno “assediano” la via dei presepi di San Gregorio Armeno e i vicoli del centro storico, la città resta “in tensione per il futuro” sullo sfondo di mesi, quelli passati, già molto difficili per gli abitanti della terza città d’Italia. La stessa città che fino a ieri, con il suo trend più che positivo, guidava lo sviluppo del settore del turismo di tutta la Penisola.
Basti pensare che nella classifica stilata dal Mibact sulle presenze nei musei italiani nel 2019 si evince che un terzo di quelli più visitati del bel Paese è in Campania, la maggior parte proprio nell’area metropolitana di Napoli.
Per de Magistris, che negli ultimi giorni ha scritto anche al Premier Conte, quello che serve davvero ora sono le risorse che arriveranno da Roma. Fondi che però devono essere gestiti, a detta del primo cittadino, direttamente da Palazzo San Giacomo.
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