Napoli – “La giunta comunale di Napoli parteciperà nel pomeriggio, con una delegazione di assessori, per ascoltare e fare proposte, alla manifestazione delle ore 18 in Piazza Plebiscito degli operatori commerciali e produttivi della città che vogliono esprimere, in maniera democratica e partecipativa, il dissenso sulle ultime decisioni in materia di restrizioni contenute nel DPCM e nell’ordinanza regionale”. Il comunicato stampa arriva dal Comune di Napoli, e ha dell’incredibile. Luigi De Magistris, il telesindaco che mentre Napoli vive uno dei suoi momenti più difficili della sua storia, passa le giornate in tv a pontificare, oggi manda in piazza qualche suo assessore per mettere il cappello sulla protesta di chi, a causa delle restrizioni del governo e della giunta regionale, ha difficoltà a sopravvivere.
Spregiudicato come sempre, politicamente disperato come non mai, De Magistris non si cura del fatto che la presenza di esponenti della politica politicante in piazza potrebbe inasprire gli animi: per lui conta solo dimostrare di esserci, di essere ancora un “rivoluzionario”, nonostante ormai anche gli ambienti della sinistra più radicale lo abbiano abbandonato al suo destino, avendone colto, anche se in estremo ritardo, la strategia poltronista, resa lampante dalla indicazione del suo successore, Alessandra Clemente, come candidato a sindaco di Napoli.
Senza più voti (alle regionali non è stato in grado di determinare neanche l’elezione di un consigliere), ancora in sella grazie alla compiacenza dei consiglieri comunali di opposizione che non lo sfiduciano per non rinunciare agli ultimi mesi di stipendio, De Magistris corre il rischio, oggi alle 18, di vedere sepolta la sua carriera istituzionale e politica, se la presenza in piazza della giunta arancione dovesse essere causa di problemi di ordine pubblico. Ma anche se andasse tutto liscio, la partecipazione della giunta comunale sarebbe un fattore di pura comicità. Protesterebbe contro se stesso, Giggino: non è dato sapere, infatti, cosa il Comune di Napoli stia facendo, quali strategie stia mettendo in campo, per cercare di alleviare le sofferenze del popolo napoletano, stremato dal virus e dalla crisi economica.
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