Buccino (Sa) – “Respinto”. Così, i giudici della seconda sezione staccata del Tar di Salerno, con la sentenza n.1431 del 15 ottobre 2020, pronunciandosi sul ricorso n.136 del 2019 avanzato dalla società sarnese Buoneco srl difesa dai legali Marcello Fortunato e Rossella Verderosa contro il Comune di Buccino assistito dall’avvocato Pasquale Cristiano, con l’intervento “ad opponendum” della società Icab spa difesa dall’avvocato Enzo Maria Marenghi, hanno “respinto il ricorso e dichiarata improcedibile, per sopravvenuto difetto di interesse, l’impugnativa della nota del Comune di Buccino”, circa il “silenzio assenso” dell’Ente volceiano ai fini del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche per la realizzazione di un impianto aerobico di 113mila tonnellate di rifiuti nel lotto numero 18 della zona industriale di Buccino avanzato dalla società Buoneco.
Termina così, con un risultato favorevole per il territorio volceiano, una battaglia giudiziaria davanti ai giudici del tribunale amministrativo della Regione Campania, iniziata un anno fa, a seguito del ricorso della società di rifiuti per “la dichiarazione dell’illegittimità del silenzio del Comune di Buccino sull’istanza depositata dalla Buoneco e volta al rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto di trattamento aerobico di rifiuti a matrice organica, nella zona industriale volceiana, integrata anche con riferimento alla richiesta d’autorizzazione paesaggistica”; l’annullamento della nota con la quale il Comune aveva comunicato che “non sussiste alcun obbligo di provvedere in capo al Comune con riferimento all’istanza di permesso a costruire, presentata da Buoneco”; l’annullamento dei provvedimenti annessi, collegati e consequenziali e la dichiarazione dell’obbligo della Pubblica Amministrazione di definire il procedimento di cui alle istanze depositate dalla società ricorrente”. (Qui la sentenza https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_sa&nrg=201900136&nomeFile=202001431_01.html&subDir=Provvedimenti)
Vicenda che ha avuto inizio nel 2016 quando la Buoneco presenta al Comune di Buccino, un progetto per la realizzazione di un maxi-impianto di trattamento aerobico di rifiuti nella zona industriale. Progetto sul quale però, il Comune né si espresse e né fece opposizione nei termini previsti dalla legge, facendo proseguire l’iter di approvazione per “silenzio assenso”, salvo poi, esprimere parere di diniego e facendo esprimere negativamente anche la commissione comunale per il paesaggio ai fini del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. Di qui, anche la modifica con l’approvazione di una variante del Piano urbanistico comunale che ha trasformato l’area industriale di Buccino in “area di crisi non complessa-distretto industriale di tipo agroalimentare e artigianale”, mentre in Commissione Via-Vas della Regione Campania proseguiva proseguito l’iter di realizzazione dell’impianto. Ora però, dopo la vittoria al Tar ottenuta dalla società Icab e dal Comune di Buccino, la battaglia giudiziaria prosegue con un secondo ricorso della Buoneco sull’annullamento della variante al Puc che ha visto la vittoria davanti al Tar della società, ma a cui il Comune ha fatto ricorso in Consiglio di Stato.
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