Juventus-Napoli, i medici del Pascale: “Lega Calcio irresponsabile”

Napoli, 13 mar. (askanews) - "Dei sei pazienti trattati da sabato scorso, tre hanno avuto un miglioramento importante, il primo, quello di sabato, ha mostrato un miglioramento della Tac importante, al momento è superficializzato, in Cpap (Continuous Positive Airway Pressure - ventilazione meccanica a pressione positiva continua) e se mantiene l'equilibrio respiratorio addirittura può essere estubato". L'oncologo Paolo Ascierto, primario dell'ospedale Pascale di Napoli conferma: il Tocilizumab, il farmaco anti-artite usato in via sperimentale per trattare i pazienti affetti da Covid-19, funziona e dà risultati importanti già dopo 24 o 48 ore di trattamento. "Quello che noi facciamo - ha spiegato ad askanews - è utilizzare farmaci e strategie per trattare i tumori, queste strategie hanno anche degli effetti collaterali dovuti alla produzione di sostanze che cercano di uccidere le cellule tumorali e il Tocilizumab è uno dei farmaci che utilizziamo nel trattamento di questi effetti collaterali. Il processo che avviene nel polmone in seguito alla polmonite da Covid-19 è molto simile a queste tempeste di citochine che si creano nell'immunoterapia che noi utilizziamo, da qui l'idea di utilizzare il Tocilizumab anche in questa situazione". L'idea di usare questo farmaco è nata dopo una consultazione con i medici cinesi che lo avevano usato su 21 pazienti affetti da Covid-19; in 20 avevano ottenuto benefici importanti dopo poche ore. Ora si tratta di validare il protocollo per poterlo estendere a tutti i pazienti trattabili con questo farmaco. "La collaborazione e la comunicazione dei dati è importante in questa fase, attendendo quelli della sperimentazione che arriveranno - ha concluso Ascierto - ma quello che vogliamo sapere è quali sono i pazienti migliori da poter trattare se, come dicono i cinesi, trattarli quanto prima, può addirittura evoitare che vadano in terapia intensiva". L'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) è al lavoro per arrivare al protocollo clinico in tempi brevi, intanto tutti possono utilizzare il farmaco off-label (al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti) e farne richiesta alla Roche che lo ha messo a disposizione gratuitamente.
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti
Napoli – “Da persone impegnate sul campo in questa pandemia, troviamo che l’atteggiamento della Lega Calcio rispetto alla partita Juve-Napoli sia irresponsabile”. Con una nota stampa Paolo Ascierto Direttore Unità Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del “Pascale”, Attilio Bianchi ​direttore generale dell’Istituto Pascale di Napoli e Gerardo Botti Direttore Scientifico dell’Istituto napoletano, in campo in questi mesi di pandemia nella lotta al Coronavirus, intervengono contro la decisione della Lega Calcio di non rinviare la partita dell’Allianz Stadium tra Juventus e Napoli.
 
“In questi mesi abbiamo costantemente invitato tutti alla prudenza ed al rispetto delle regole di sicurezza nell’intento di limitare la diffusione del virus ma, a quanto pare, questi appelli sono rimasti inascoltati”, continua la nota.Troviamo oltremodo rischioso che un organo sportivo di tale rilievo, e che dovrebbe essere da esempio, disattenda le più elementari procedure volte alla tutela della salute pubblica. Se è regola generale che i soggetti che hanno avuto contatti con positivi siano posti in quarantena, non si capisce perchè ciò non debba essere ancor più valido per i calciatori che, oltretutto, in campo si trovano in una una condizione di assenza di protezione. Con queste premesse, d’ora in poi, come si potrà pretendere che la gente comune osservi le norme di sicurezza anti-COVID avendo davanti agli occhi un così deleterio esempio? Anche se precedentemente sono state dettate delle regole sottoscritte da tutte le squadre, non è detto che queste regole siano assolute. La prima regola deve essere ma tenere in sicurezza i giocatori ed evitare la diffusione del contagio. Far giocare quella partita mette a rischio anche i giocatori della Juve e rischia di attivare un’altro focolaio. Confidiamo sempre che il buon senso prevalga.
 
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it