Napoli – Ora il Pd metropolitano batte cassa con Vincenzo De Luca. O almeno ci prova. Il Governatore avanza sul Covid-19 con la prima ordinanza restrittiva all’indomani della sua rielezione. Ma va dritto con la linea dura anche sulle decisioni politiche. Da solo, come un treno. Fortemente convinto che è il partito ad aver vinto grazie a lui e non il contrario.
Lo sanno bene nei corridoi di via Santa Brigida, dove ha sede il Pd metropolitano sia i dirigenti sia i big dem, soprattutto quelli trombati che non sono riusciti ad entrare in Consiglio regionale, nonostante le migliaia di preferenze a causa della corazzata di liste messe in campo da De Luca. Non hanno alcuna intenzione così di farsi spegnere con il lanciafiamme dal Governatore, un’ altra volta. “Siamo noi il primo partito e questo De Luca deve metterselo in testa” fanno sapere alcuni esponenti ‘eccellenti’ del partito metropolitano.
Non c’è tempo da perdere. Obiettivo: bisogna arrestare l’avanzata del Governatore sulla Regione e sul Comune di Napoli. Così il Pd da sempre restio quanto lento a riunirsi e discutere nel partito, stavolta a soli pochi giorni dalle elezioni ha già convocato per lunedì la direzione provinciale. Il messaggino arrivato poche ore fa a tutti i componenti. All’ordine del giorno “gli assetti politici ed organizzativi che si definiranno in Regione Campania” e “il lavoro preparatorio in vista delle elezioni del Comune di Napoli”. La battaglia tra i dem e lo sceriffo è cominciata.
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