Buccino (Sa) – Miasmi che rendono l’aria irrespirabile anche a chilometri di distanza, provocando malesseri diffusi sulla salute dei cittadini. E’ quanto finito al centro di una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Salerno dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano.
Accade ai cittadini di Buccino, Palomonte e Oliveto Citra, che risiedono nelle vicinanze o a pochi chilometri dalle aree industriali del cratere salernitano. Cittadini che da anni lamentano e denunciano ai sindaci, ai carabinieri, ai carabinieri forestali e alle associazioni ambientaliste, malesseri legati ai cattivi odori di forte intensità avvertiti in prossimità degli impianti di depurazione siti nelle zone industriali.
Malesseri quali nausea, lacrimazioni e problemi respiratori, che spesso portano i residenti a ricorrere alle cure dei sanitari del 118. Una situazione preoccupante quella che si sta verificando da mesi nella Valle del Sele tanto da aver visto l’intervento ripetuto e continuo anche delle varie stazioni locali dei carabinieri forestali, l’ultima pochi giorni fa, che monitorano costantemente le attività industriali operanti nel cratere.
Cattivi odori molesti finiti in un esposto presentato ieri mattina alla Procura della Repubblica di Salerno ed in copia ai sindaci di Buccino, Palomonte e Oliveto Citra, all’Asl Salerno e all’Arpac di Salerno, dal consigliere regionale Michele Cammarano, impegnato da anni nella battaglia ambientale nel cratere salernitano e autore di numerose interrogazioni regionali ed esposti sull’ambiente inerente la zona industriale di Buccino.
“Negli ultimi mesi-scrive il consigliere regionale- sono stato destinatario di decine di segnalazioni provenienti da cittadini residenti nei Comuni di Buccino, Oliveta Citra e Palomonte, relativi a forti emissioni odorigene in prossimità degli impianti di depurazione. Le suddette sostanze inquinanti-aggiunge in due pagine di denuncia- presentano caratteristiche tali da modificare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria e compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell’ambiente. A fronte di questi disagi e nell’ambito delle rispettive competenze – conclude Cammarano – si richiede di intervenire per accertare le cause di tale stato di inquinamento e nel caso di accertamento di responsabilità oggettive in merito, di procedere prontamente con le azioni previste per perseguire i responsabili affinché le conseguenze dell’inquinamento non assumano profili più rilevanti in termini di tutela del benessere e della salute pubblica”.
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