Biodigestore, Confcommercio prende le distanze: “Scelta improvvida”

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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Confcommercio Benevento sulla vicenda legata al Biodigestore di Ponte Valentino. Di seguito il testo: 

“Con una articolata nota trasmessa ai soci (Comune Benevento, Provincia e Camera di commercio) del Consorzio ASI di Benevento, Confcommercio ha ribadito la richiesta di revoca del Consiglio di Amministrazione perché ha operato in netto contrasto rispetto alle volontà consortili ed in modo contrario a quanto stabilito dalla statuto; Confcommercio prende le distanze dall’improvvida ed illegittima deliberazione che ha dato l’assenso ad un impianto di biodigestore da 110mila tonnellate di rifiuti di ogni genere e tipo venga ed ha chiesto il ritiro in autotutela: è un atto che deve essere fatto con immediatezza al fine di non ingenerare inattesi diritti grazie ai meandri burocratici.

L’acquirente della struttura era ben a conoscenza dell’impossibilità di un tal insediamento avendo accettato lo statuto consortile per cui restano sconosciute le motivazioni per le quali il cessionario abbia proceduto a riceverlo dall’acquirente facendosi autorizzare dagli uffici regionali l’ampliamento della licenza esistente per il solo trattamento di rifiuti metallici sfruttando l’illegittimo “parere favorevole” all’insediamento ricevuto dall’organo direttivo del consorzio con delibera n. 41 del 15 giugno 2020 concesso sul presupposto, manifestatamente, gravemente erroneo, che il progetto Evergreen -l’impresa cessionaria- vada considerato “in continuità alle precedenti attività già autorizzate per il trattamento dei
rifiuti” seppur riconoscendo -contraddicendosi- che la ditta Eurofer Srl (è l’impresa acquistata) era titolare della sola autorizzazione “a svolgere “attività di recupero della frazione secca valorizzabile con esclusione delle frazioni organiche o altre attività”.

Ma non finisce qui: addirittura il Consiglio di Amministrazione dell’ASI nella giornata del 4 settembre scorso “furbescamente”, facendo leva sui meandri burocratici, NON provvede al ritiro in autotutela della deliberazione ma ne sospende solo l’efficacia in attesa di un parere inconferente dell’Università del Sannio: è un atteggiamento che conferma la precisa intenzione di non voler ammettere l’errore commesso nemmeno innanzi al disconoscimento delle sue azioni da parte di tutti i soci del consorzio. Confcommercio chiede a chiare lettere il ritiro in autotutela dell’atto comunicandone la motivata decisione immediatamente agli uffici regionali per il blocco dell’avviata procedura. In caso contrario, come già affermato dai vertici politici regionali, [presidente Vincenzo De Luca, suo vice Bonavitacola e vari assessori] nulla è in facoltà dell’organo politico [ ! ]: e già! A proposito, poi, della nuova trovata della Conferenza dei Servizi da parte del presidente dell’ASI, è solo l’ennesimo maldestro tentativo di “imbrogliare” le carte: il buon presidente disconosce che è un
istituto atto a semplificare l’attività della Pubblica Amministrazione e non a ulteriormente complicarla: non c’entra assolutamente nulla con l’annullamento dell’adottata delibera per il biodigestore in quanto trattasi di atto illegittimo che va annullato prima che sia proprio il privato interessato -illegittimamente a richiederla.

Il vaso di Pandora si è scoperchiato: è tempo che sia fatta chiarezza perché ora le Imprese vogliono sapere se davvero i soci del Consorzio, contrari all’insediamento, procederanno alla revoca del Consiglio ASI ed alla delibera di ritiro in autotutela e le ragioni per le quali un impianto per il trattamento di così importanti quantità di biomasse nell’area industriale di Ponte Valentino a Benevento non è stato immediatamente negato stante l’impatto che avrebbe avuto sulle produzioni di eccellenza agroalimentari, sia da un punto di vista tecnico/ambientale che di reputazione del territorio e perché si deve arrivare dove siamo arrivati”.

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