L’antenna Ligo (Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory) ha osservato per la terza volta onde gravitazionali di origine cosmica. Un risultato ottenuto anche grazie alla componente dell’Università del Sannio e al team di ricerca Campi Elettromagnetici guidato dal prof. Innocenzo M. Pinto. La squadra dell’ateneo sannita, infatti, ha progettato gli specchi a bassissimo rumore e altissima riflettività che determinano la sensibilità dello strumento nella banda in cui ricadono i segnali osservati in collaborazione con il Laboratoire Materiaux Avances di Lione che li ha realizzati, e il California Insitute of Technology (Caltech) di Pasadena che li ha testati.
La nuova osservazione, identificata come GW170104 è stata descritta in un lavoro pubblicato oggi su Physical Review Letters, ed e’ avvenuta il 4 gennaio 2017. Le due precedenti erano state registrate il 14 settembre 2015 e il 26 dicembre 2015.
“Possiamo dire che stiamo muovendo i primi passi verso la gravito astronomia – ha commentato Pinto – e già da ora i dati raccolti forniscono informazioni interessanti per l’Astrofisica, ad esempio sul possibile disallineamento degli assi di rotazione dei buchi neri in un sistema binario, che permettono di capire qualcosa di più sui da cui tali sistemi hanno origine. E’ motivo di orgoglio per il nostro gruppo e la nostra Università l’aver dato un contributo importante allo sviluppo di un componente fondamentale dell’antenna”.
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