Caserta – È un vero proprio coro di indignazione e proteste quello che si è alzato attorno alla vicenda del cavallo del servizio carrozze morto alla Reggia di Caserta; l’animale è stramazzato al suolo improvvisamente mentre trasportava una carrozza, davanti ai visitatori, adulti e bambini (leggi qui).
Una situazione legata “probabilmente al caldo torrido” scrive in una nota l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), che critica fortemente quanto accaduto, preannunciando che “farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli di questo scempio paghino per le loro azioni”, e ricordando di essere da “sempre impegnato per contrastare questo insensato mercimonio perpetrato ai danni di cavalli resi schiavi”.
Dal canto suo la Direzione della Reggia di Caserta, affidata a Tiziana Maffei, esprime “profondo dispiacere per l’accaduto” e spiega che “il servizio di carrozze ippotrainate è gestito in concessione dalla società Tnt”, e che “gli organi competenti stanno effettuando in queste ore tutte le verifiche che il caso richiede”.
Sulla vicenda interviene il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. “Denunceremo il titolare della carrozza – scrive su facebook – è qualcosa di vergognoso. Chiediamo ordinanze in tutti i comuni che mettano fine a tutto ciò. Con le condizioni di caldo estremo dei prossimi giorni i cavalli non devono circolare”.
Sulla stessa linea i consiglieri comunali di Caserta del Movimento Speranza per Caserta Francesco Apperti e Norma Naim, che chiedono al sindaco Carlo Marino di emanare “un’ordinanza immediata per impedire l’uso degli animali da lavoro in questi giorni di caldo ‘oggettivamente’ straordinario, o almeno negli orari più a rischio. Anche dei bambini hanno visto stramazzare al suolo quel cavallo, e deve essere la politica a dare un segnale concreto se vuole essere considerata ancora credibile su questi temi”. Per il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, “la scena drammatica alla quale sono stati costretti ad assistere gli ospiti del parco rappresenta una cartolina in negativo di un monumento che ci viene invidiato da tutto il mondo. Da quanto tempo i cavalli non venivano sottoposti ad un controllo veterinario? Ci sono le condizioni ambientali affinché con le temperature di oggi gli animali possano circolare? La Reggia è a conoscenza del carico a cui vengono sottoposti i cavalli ad ogni corsa?”
Ma è l’Enpa al alzare il tono delle critiche, parlando di “una morte senza senso per business, per il gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie”. Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale Enpa, dice che “è assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre”.
Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali l’animale è crollato a terra, senza vita.
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