Fitti, tributi, evasione, i revisori incalzano palazzo Mosti: “Cosa è stato fatto?”

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A palazzo Mosti si fanno sentire i revisori dei conti. Questo pomeriggio, in commissione Bilancio, è infatti giunta all’attenzione dei consiglieri una iniziativa a firma dell’organo di controllo che – attraverso due missive – chiede chiarezza sui conti del Comune e in particolare sulle azioni messe in campo dall’amministrazione sulle questioni fitti e tributi.

Con la prima Pec, i revisori chiedono ai responsabili dei settori competenti “formale relazione sulle azioni poste in essere per la riscossione dei crediti e dei tributi di competenza dell’ente (post 31/12/2016)”.

E ancora, il collegio vuole ragguagli circa “le attività accertative poste in essere per scovare secche di eventuale evasione dei tributi, tasse, sanzioni del codice stradale e oneri diversi”.

Inoltre, si chiede di relazionare in merito agli effetti sulle casse comunali dei condoni da poco scaduti in termini di incassi e se vi è stato un incremento della percentuale di riscossione delle Entrate post dissesto rispetto agli anni precedenti.

Non meno specifiche la verifica richiesta con la seconda Pec, dove l’attenzione è posta sulle azioni messe in campo “per recupero crediti ed adeguamento fitti ed utenze”.

“Codesto Organo – si legge – nella propria attività di verifica chiede ai responsabili di settore di voler dettagliatamente relazionare in merito a:

  • L’ammontare dei canoni di locazione di competenze 2017 riscossi fino ad oggi e la percentuale rispetto all’ammontar da riscuotere;
  • Le azioni poste in essere per l’adeguamento dei canoni di locazione tale da non configurare eventuale danno erariale;
  • Elenco degli immobili su cui non vengono percepiti canoni di locazione e motivazioni a supporto della concessione in comodato gratuito;
  • Le azioni poste in essere per il recupero dei canoni non riscossi e la procedura che si adotta allorquando si verificano delle morosità ed i tempi d’azione;
  • Elenco dettagliato delle utenze intestate al Comune con separata indicazione di quelle relative ad immobili non condotti direttamente dall’Ente;
  • Il dettaglio per singola utenza dell’importo complessivo pagato dal 2016 ad oggi.

Insomma, un malloppone di compiti da fare per la struttura tecnica di palazzo Mosti. Una iniziativa che si inserisce in un contesto – quello della tenuta dei conti – non proprio felice, in questo momento, per l’amministrazione comunale. Tra l’altro, la scadenza indicata dai revisori per consegnare il tutto non è neanche così lontana: il 30 settembre.

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