Rifiuti, il Movimento Animalista all’attacco: “Così il Sannio diventerà un cesso”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 5 minuti

Benevento – Duro comunicato degli esponenti sanniti del Movimento Animalista che hanno attaccato l’amministrazione Mastella e in particolar modo i tre progetti per la costruzione di impianti per il trattamento rifiuti tra Ponte Valentino, San Giorgio del Sannio e San Nicola Manfredi. Di seguito il testo del comunicato: 

“Cari sanniti, fatevene una ragione, Benevento è destinata ad essere la discarica della Campania, la pattumiera, il mondezzaio, il cesso di provincia dove sversare migliaia di tonnellate di monnezza col bene tacito degli amministratori locali che, salvo qualche flebile opposizione puramente di facciata, nulla faranno contro quello che è un progetto ben designato di rendere la provincia di Benevento la cloaca d’Italia a cielo aperto la cui puzza sarà percettibile da Latina a Foggia, ovviamente con ripercussioni positive su turismo e sviluppo, d’altronde chi di noi non è mai andato in viaggio di piacere in una discarica?

Se vi fosse sfuggita la cosa, c’è l’intenzione – tra l’altro con la “benedizione” del Sindaco Mastella – di realizzare 3 progetti e la costruzione dei relativi impianti per il trattamento rifiuti tra Ponte Valentino, San Giorgio del Sannio e San Nicola Manfredi, progetti che prevedono la creazione di siti per la trasformazione della “monnezza” per generare biogas ed alimentare termovalorizzatori, obiettivi nobili per carità ma qualcosa non torna. Il primo, il quantitativo da smaltire: la provincia sannita produce circa 38.000 ton/anno ed il solo impianto di Ponte Valentino, consentirebbe la lavorazione di oltre 110.000 ton/anno, quasi 3 volte la quantità prodotta dall’intero Sannio ergo la monnezza di altri verrà portata in zona industriale con trasporto gommato, 6 gg alla settimana, con oltre 50 tir che percorreranno quotidianamente le nostre strade, profumando il loro percorso della tipica fragranza dell’immondizia ed allietando l’udito del centro abitato con il loro silente pasaggio. Nota: se sommassimo i numerici degli altri impianti il totale equivarrebbe a tutta la frazione di monnezza dell’intera Campania, come precedentemente affermato, il bidone di monnezza della Regione. La seconda: la società che dovrebbe gestire l’impianto è una Srl con capitale sociale di 10.000  euro e la cui attività è praticamente nulla e nasce esclusivamente per la gestione del sito, modus operandi utilizzato anche per l’impianto di compostaggio di Sassinoro e forse usato anche per le società connesse agli altri progetti? La terza: nella nostra provincia, in passato, sono stati sversati rifiuti tossici e radioattivi anche grazie alle sempre eterne emergenze di altre realtà ed alla complicità concessa alla camorra da parte di istituzioni nazionali e locali per il traffico illecito di rifiuti, un crimine che ha portato a conseguenze che tutti noi oggi conosciamo: aumento di malattie tumorali in modo esponenziale connesse all’attività di sversamento illecito di rifiuti, un delitto che ha visto anche la “difesa” involontaria di un luminare del passato che addebitava la crescita delle suddette patologie all’alimentazione dei Meridionali… La cosa grave – di cui ci stiamo occupando da anni ma è stata dimenticata dal fu sannita ed euro parlamentare Pedicini – è che la presenza dei rifiuti tossici è certa, conclamata, ma non si sa dove siano seppelliti, un fatto di gravità assoluta e che dovrebbe far scendere sul piedi di guerra tutti, da presidenti a sindaci, per impedire ulteriori danni ad una provincia martoriata da discariche nate per contenere la monnezza altrui, con terre avvelenate da varie tipologie di rifiuti, piccoli centri devastati con turismo azzerato, disoccupazione al massimo, zero crescita demografica legata alla fuga dei giovani spaventati dal futuro e dal fatto che in certi posti, ammalarsi di cancro è facile tanto quanto prendere un raffreddore, interi paesi destinati a sparire e che saranno “il fantasma di un tempo passato” dove non ci sarà più nessuno a difendere la propria terra e forse, è proprio questo il progetto: far scappare via i giovani che potrebbero essere l’unico ostacolo alla liberalizzazione più sfrenta in spregio a salute, ambiente e paesaggio. E fate bene attenzione che la responsabilità di tutto ciò, oltre ai politici, è anche di chi, quei politici li ha votati per ingenuità, promesse elettorali o altro. Colpa che vine suddivisa in egual misura anche da chi non l’ha mai votato ma nulla ha fatto per opporsi ad “ingiustizie giustificate” a colpi di decreti dirigenziali ed altri atti amministrativi. Se ancora non vi è chiaro, semplifichiamo: vuoi che sia la sinistra, la destra, il centro o movimento cinque stelle, etc, di tutta la provincia non importa un fico secco a nessuno. Il Sannio non è un bacino elettorale consistente, non faremo mai la differenza sull’ago della bilancia politica perché non “produciamo” milioni di voti e di conseguenza siamo sacrificabili; a questo dovete aggiungere la nostra totale strafottenza, apatia e disinteresse verso i problemi del territorio che consente ai suddetti di fare quello che vogliono ed avrete un quadro preciso della situazione. E questo lo sappiamo benissimo noi come movimento politico, lo sanno benissimo loro, i politici locali e non che vi ingannano, sfruttano e abbandonano peggio di un fazzoletto sporco ogni qualvolta ci sia una tornata elettorale  ma non è chiaro a quasi tutti i Sanniti, eppure dovrebbe esserlo perché non risulta che la provincia navighi nell’oro e che sia tra le prime 20 in Italia come servizi, sicurezza, occupazione, salute e benessere…

Un inciso, piccolo: abbiamo fatto e stiamo facendo strenua opposizione all’impianto di compostaggio di Sassinoro con il supporto di una piccola parte di popolazione e del consigliere d’opposizione di F.d.i. L. Di Sisto – che in tempi non sospetti metteva in guardia  la popolazione della paventata realizzazione del sito – e pur avendo diverse visioni politiche, nella difesa del territorio trovano l’obiettivo comune da raggiungere; sarebbe cosa gradita e meravigliosa ritrovare tale spirito combattivo e d’unione anche sulle future problematiche pocanzi descritte e che molto hanno in comune con il piccolo centro del “versante molisano” sannita. “La tirannia di un principe in un’oligarchia non è pericolosa per il bene pubblico quanto l’apatia del cittadino in una democrazia”. Montesquieu.”

 

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it