Napoli, stop auto e moto nel week end: scoppia la bufera

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Napoli – Stop ad auto e scooter nel week end dal 1 luglio e fino al 30 settembre. Per i primi tre fine settimana – sabato e domenica – di ogni mese dalle ore 9 alle 18. E’ la delibera a cui sta lavorando l’amministrazione de Magistris e che scatena la bufera tra i cittadini, ma anche tra Palazzo San Giacomo e il Consiglio comunale.

Piovono critiche da maggioranza e opposizione: oggi la discussione in Commissione Infrastrutture e Mobilità. Non si presentano gli assessori Alessandra Clemente e Enrico Panini. “Quello che contestiamo – spiegano i presidenti di entrambe le Commissioni, Nino Simeone e Francesco Vernetti – non è lo spirito della delibera ma la situazione di grande difficoltà che vive in questo momento il trasporto pubblico cittadino. Non si è nelle condizioni di poter  decidere una misura del genere, perché chiudere ora la città per tre  fine settimana al mese significa far fallire molte attività”.

A difesa dell’amministrazione è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice con quello che sembra già essere un dietrofront. “Si tratta di una bozza di  delibera che non sarà  portata all’attenzione della Giunta – ha assicurato – prima di aver raccolto il parere  delle commissioni”. Un’idea nata, come ha spiegato, da un’ondata di richieste arrivate a tutti gli assessori durante il periodo di lockdown, “in cui è stata apprezzata la ritrovata qualità dell’aria  e la bellezza di un ambiente finalmente libero da auto e inquinamento”. Si è quindi deciso  di recepire le nuove istanze e provato a immaginare una chiusura più  
ampia per far respirare la città. 

“Misure che  vanno inserite in piani più ampi che prevedano un maggior numero di  
Ztl e diano alla città in tempi brevi nuovi treni e bus per un servizio pubblico all’altezza delle aspettative” il commento di Vincenzo Iommazzo del WWF Campania che propone di rendere il trasporto gratuito nei giorni di limitazione e di affrontare le attuali difficoltà pensando a misure integrative del  trasporto pubblico, come il ricorso ai taxi collettivi o ad accordi  con le aziende che gestiscono i bus turistici. 

“È inconcepibile deliberare lo stop ad auto e scooter – attaccano i consiglieri del M5s, Matteo Brambilla e Marta Matanosenza preoccuparsi minimamente dei cittadini con un sistema di trasporto pubblico inefficiente e degno della terza città d’Italia. Come faranno i cittadini in estate a recarsi al mare oppure a fare una passeggiata in uno dei pochi parchi aperti al pubblico?  Non ci resta che utilizzare la bici oppure il monopattino elettrico se ci riuscite, altrimenti arrangiatevi”.

 

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