Limatola – E’ ancora la vicenda dell’assoluzione di Mastella a tenere banco anche durante il convegno di AP sul futuro del centro e dei moderati. Da processo politico e giudiziario a processo di beatificazione. Solidarietà e abbracci da tutti i politici presenti. Ed è proprio il primo cittadino di Benevento ad aprire la serie di interventi: “Sono stanco, ho sofferto fisicamente ma essendo un cattolico praticante perdono chi ha provato a fare del male a me e alla mia famiglia. E quando si dice che fui io la causa della caduta del governo Prodi, questa è un’altra grande bugia.
Mi auguro di riuscire a concretizzare qualcosa nell’area moderata ma mi sembrano molto operazioni nostalgiche, non c’è una reale determinazione. Anche per questo non mi candido, c’è confusione e io ho fatto la scelta di stare vicino ai cittadini. Ad AP dico di stare attenti, Renzi vi usa e vi butta se le cose in Sicilia dovessero andare male. Per quanto riguarda lo Ius Soli – ha concluso Mastella – sono favorevole ed in tal senso ho cercato di convicnere Casini e Cesa”.
Parola poi che è passata all’ex presidente della regione Campania, Stefano Caldoro: “I sondaggisti mi sconsigliarono di puntare su Sandra Lonardo e Clemente Mastella ma io seguì le mie idee e feci bene. Sapevo cosa avrebbero potuto dare in termini elettorali. Sui moderati dico che per il bene del paese ben venga un futuro nuovo pareggio se questo dovesse portare alle riforme e al saper governare i processi, questo è l’auspicio”.
Sulla stessa linea il Vice segretario nazionale Udc, Giuseppe De Mita: “Non ci sono più i moderati ma solo gli esasperati, gli arrabbiati., non esiste più quel pezzo di società. L’iniziativa centrista deve essere eversiva e smontare le sovrastrutture che negli ultimi periodi hanno preso il sopravvento. Il Pd sta fallendo e il centro destra è sparito tutte le democrazie occidentali sono in crisi. L’equilibrio tra libertà e giustizia sociale si è rotto e ciò alimenta odio e malcontento. Qui il centro può e deve preparare una proposta sociale ed economica che redistribuisca il reddito in Europa, la strada è lunga ma è un percorso da seguire”.
L’alternativa politica è la ricerca serrata del segretario nazionale di Scelta Civica, Zanetti: “C’è spazio per creare un’organizzazione al di fuori del Pd e di Forza Italia ma non ci crediamo. Nemmeno AP ci crede e non diventa indipendente ma resta legata a qualcuno. Si rinuncia in questo modo a prendere una solo posizione esterna e questo balletto da amante/ marito non piace ai cittadini”
La chiusura è del presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto: “Impossibile poter collaborare con la Lega. Parliamo di un partito formato da irresponsabili che hanno già dimostrato di essere un ulteriore pericolo per una stabilità politica che stiamo cercando”.
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