Napoli – Occhi lucidi, un po’ di emozione. Ma tanta delusione. Armando Cesaro, al termine della conferenza stampa, convocata per annunciare il ritiro dalla tornata elettorale delle regionali in Campania (20 e 21 settembre), si sfoga: “Mi sono tolto un peso. Mi sento leggero”.
Giornate difficili e tese, sotto il fuoco dell’alleato leghista Matteo Salvini. Ma è il “fuoco amico” che Cesaro non perdona. “Chi mi ha difeso? Solo il coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano”.
La delusione è soprattutto nei confronti di Stefano Caldoro. Il candidato del centrodestra in Campania non ha speso una parola per difendere Cesaro jr dagli attacchi di Salvini. Amarezza che raddoppia guardando in casa degli alleati di Fdi: “Avete visto? Tutto il partito si è subito schierato per difendere Nonno e Diodato dagli attacchi di Salvini. E invece il gruppo dirigente di Fi è rimasto in silenzio nel mio caso”, avrebbe confidato Cesaro jr a ai suoi collaboratori.
Ma è Caldoro il bersaglio di De Siano e Cesaro. Pur senza mai citarlo, le frecciatine arrivano indirettamente. “Nenni e Turati veri socialisti. Garantisti non a giorni alterni”. spiegano, nel corso della conferenza, De Siano e Cesaro. Una bordata indiretta a Stefano Caldoro, che arriva dalla famiglia socialista. Ma in questo caso ha perso di vista le battaglie sul garantismo. E’ esplicito Cesaro quando chiede al candidato governatore del centrodestra: “Io non ci sono più. Caldoro ora firmi patto su liste pulite”. Lo farà?
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