Napoli – Stefano Caldoro, ieri a Napoli, a margine di una iniziativa alla quale ha partecipato insieme a Antonio Bassolino, non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti sulla situazione politica e sui dissidi interni al centrodestra: “Parlerò martedì prossimo in conferenza stampa”, ha detto.
Se non ci fosse da ridere, verrebbe da piangere: negli ultimi mesi, infatti, il centrodestra campano non ha fatto altro che attaccare il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per la sua presunta riluttanza a rispondere alle domande dei giornalisti. E ora, alla prima uscita pubblica dopo aver ottenuto l’agognata candidatura alla presidenza, che fa, Caldoro? Si rifiuta di rispondere alle domande dei giornalisti.
Una strategia assurda, controproducente, che mostra tutta la debolezza politica della coalizione che sostiene Caldoro: l’ex presidente infatti non ha potuto rispondere alle domande sulle candidature in bilico, a partire da quella di Armando Cesaro, osteggiata da Matteo Salvini, perché a quanto pare non ha neanche il potere di decidere sulle liste che lo appoggeranno. Un candidato “commissariato” dalla Lega, imbavagliato: questo è apparso ieri Caldoro. Un inizio peggiore per la sua campagna elettorale non era immaginabile.
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