Napoli – Dalle pizzerie, ora la guerra del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris al governatore della Campania, Vincenzo De Luca si sposta ai cicchetti.
Un tema, quello dei baretti, molto caro al primo cittadino che non perde tempo, si erge a paladino dei giovani e della movida, passando all’attacco sull’ordinanza regionale che prevede la chiusura dei locali alle 23. “Sono assolutamente contrario alla chiusura anticipata perché la gente non scompare, anzi dobbiamo aprire tutto h24 perché le persone debbono potersi distribuire e non dobbiamo contingentare gli orari perché i ragazzi non scompaiono”.
Come sia chiaro non scompare il sindaco che ora vuole riprendersi la fascia tricolore scippata, a suo dire, dalla Regione. “Sono i sindaci che devono regolamentare le città, mentre le Regioni devono programmare perché non sanno come si organizzano, ad esempio, i mercati, la mobilità”. Cosa che sa bene invece de Magistris che ha proposto bici e monopattini per spostarsi a Napoli.
L’ex pm sventola così la bandiera della Costituzione, gridando al “disegno eversivo”. “Si riducono i sindaci a fare gli amministratori di condominio: si sta violando la Costituzione è una questione democratica”.
Ma il sindaco non ci sta ad essere messo in un angolo. “Dopo averci vietato le ordinanze sanitarie, adesso ci vietano anche di regolamentare le nostre città, di avere la nostra visione, ma io mi prenderò comunque gli spazi perché non farò morire la mia città per l’insipienza, l’inadeguatezza e l’inconcludenza di chi al Governo nazionale e alla Regione vuole decidere delle nostre vite”.
Quindi, avvisati, e spritz libero per tutti.
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