Napoli – Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ad oggi è quotato all’80 % di gradimento in Campania (sondaggio IlSole24ore): la missione è chiudere la partita per bis entro fino luglio. Il governatore sa bene che in autunno potrebbe cambiare tutto: i danni dell’emergenza del coronavirus cominceranno a mordere a settembre.
E quel gradimento rischia di trasformarsi in un attimo in impopolarità. In rabbia sociale. Dunque, bisogna accelerare per votare a fine luglio e mettere in cassaforte la rielezione. A settembre si arriverà dopo una stagione balenare segnata da crisi e tensioni. A settembre la cassa integrazione sarà scaduta e molte aziende non riassumeranno più i lavoratori. A settembre il bonus per i professionisti non esisterà più. La pressione fiscale riprenderà. E la luna di miele tra De Luca e i campani rischia di trasformarsi in un matrimonio da incubo. La rabbia si scaricherà contro De Luca. Che avrebbe come unica opzione: sparare contro il suo (Pd) governo. Ecco che il governatore spinge per votare a luglio. Mostrando i primi segni di debolezza e nervosismo: la sfuriata in Consiglio regionale contro le opposizioni. E poi il balletto delle ordinanze sull’asporto. De Luca è nervoso e ha fretta: guarda i sondaggi. E vede che in autunno non basteranno più dirette e battute. Serviranno fatti.
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