Bullismo, grazie ai compagni di classe i carabinieri fermano un violento

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Salerno – Costringeva il compagno di scuola a consegnargli piccole somme di denaro dietro minacce e violenze. Ma con l’aiuto dei compagni e della scuola, si è messo fine ad un brutto episodio di bullismo. Con questa accusa, i carabinieri della Stazione di Mercatello a Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, con collocamento in comunità, emessa dal gip presso il tribunale dei minorenni di Salerno, nei confronti di un minore, diciassettenne, resosi responsabile di reiterati atti vessatori nei confronti di un compagno di scuola anch’egli minorenne. L’indagato costringeva la vittima a consegnargli piccole somme di denaro dietro minacce e violenze. La gravità dei fatti posti in essere dal minore indagato riguarda proprio le condotte intimidatorie rivolte alla pubblica ridicolizzazione della vittima davanti ad altri compagni (come si legge nell’ordinanza). Ed è proprio grazie all’intervento di alcuni di questi compagni che hanno deciso di non restare indifferenti di fronte a questi atti di sopraffazione che il corpo docenti è stato informato di quanto accadeva da mesi alla vittima che, intimorita da nuove e più pressanti vessazioni, non osava denunciare il compagno tacendo anche ai genitori le angherie subite. La solerte risposta offerta dall’istituto scolastico e le attività di indagine svolte dei carabinieri, hanno consentito di ricostruire la corretta dinamica dei fatti, cui sono seguite la risposta e la sospensione da scuola del minore e la richiesta cautelare della procura presso il tribunale dei minori. La tempestiva e compatta risposta offerta dalle istituzioni che hanno agito in perfetta sinergia dimostra come sia possibile rompere il muro del silenzio in tutte le situazioni di bullismo. È importante, infatti, che chi assiste alle vessazioni aiuti le vittime, spesso restia e per paura o vergogna a raccontare le intimidazioni e le violenze subite. 

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