Coltivazione campi ortofrutticoli privati, il sindaco di Auletta: “Le norme lo vietano”

Ancora senza risposta le richieste del sindaco Palmieri e del consigliere regionale Cammarano al Presidente della Regione sull’emissione ordinanza regionale “ad hoc”.

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Auletta (Sa) – “La Regione Campania vieta gli spostamenti per la coltivazione, di tipo non professionale, dei campi ortofrutticoli ed il sindaco non può emanare ordinanze contrarie a quanto previsto dalle normative statali e regionali poiché tali provvedimenti sindacali si rivelerebbero inefficaci”.

A fare chiarezza sulla possibilità per i cittadini, non titolari di partita Iva, di potersi spostare dalla propria abitazione al terreno, in uso o di proprietà, per effettuare lavorazioni e coltivazioni ortofrutticole nei campi, è il sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, che in una missiva indirizzata ai suoi cittadini e di risposta al capogruppo di minoranza, il consigliere comunale aulettese, Antonio Caggiano, che nei giorni scorsi aveva chiesto al sindaco di concedere tale possibilità ai cittadini, ha spiegato il suo “no”.

La normativa d’urgenza emanata in sede nazionale, peraltro recepita con ulteriori restrizioni dalla Regione Campania – spiega il sindaco – vieta al cittadino, che di professione è agricoltore, ad eccezione dei casi in cui dalla terra egli non tragga la sua fonte di sostentamento, di recarsi in campagna o nell’orto, se posto a distanza della propria abitazione.

Nessun sindaco – chiarisce – ha il potere di derogare a tali norme e nell’ipotesi in cui fosse adottato un atto “contrario” alle norme statali o regionali, tale atto sindacale è automaticamente considerato inefficace cioè nullo”.

Questione sulla quale, nei giorni scorsi, sono intervenuti molti sindaci che, dal Cilento al Vallo di Diano, alla Valle del Sele e Tanagro, hanno emanato direttive e ordinanze sindacali che consentono ai propri cittadini, lo spostamento, nell’ambito del territorio comunale di residenza, per effettuare l’attività agricola non professionale, muniti di autocertificazione, mentre altri Comuni attendono chiarimenti, nero su bianco, dagli uffici regionali. Provvedimenti comunali che vanno incontro alle esigenze dei contadini che vivono di autosostentamento della terra ma che in assenza di norme governative e regionali che vietano tale attività, potrebbero rivelarsi nulle ed esporre i cittadini, durante i controlli delle forze dell’ordine, sanzioni e denunce.

Per rispondere concretamente e definitivamente alle esigenze delle famiglie che vivono nei comuni montani campani, l’ex consigliere della Regione Lazio e sindaco della città di Roscigno, Pino Palmieri, e il consigliere regionale della Campania del M5S, Michele Cammarano, nei giorni scorsi, hanno scritto, nero su bianco, delle missive indirizzate al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, chiedendo l’emissione di un’ordinanza regionale “ad hoc” che consenta ai contadini campani di poter coltivare i terreni ad uso non professionale ai fini dell’autosostentamento e nel rispetto delle normative anti-contagio covid-19 senza incorrere in sanzioni e denunce.

“Gli enti territoriali – conclude il sindaco di Auletta – si sono attivati in merito e hanno chiesto a Regione e Prefettura di adottare circolari e direttive in materia ma fino a quando le Autorità competenti non emaneranno alcun provvedimento – dice – come sindaco non posso fare altro che attenermi scrupolosamente al rispetto della Legge. Il tutto – aggiunge Pessolano – non senza considerare che se io adottassi ora una simile ordinanza acconsentendo in questo momento tale attività ortofrutticola, potrei incorrere in una serie di reati, di cui risponderei personalmente”.

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