Napoli – Il centrodestra campano si compatta intorno al suo leader naturale, Stefano Caldoro. In queste settimane di crisi, Caldoro, forte della sua esperienza di ex presidente della Regione e di esponente del governo nazionale, grazie al suo inconfondibile stile british, si è sottratto alle polemiche politicanti messe in campo da alcuni protagonisti dell’opposizione (spesso si è arrivati all’insulto), ma ha tenuto una linea coerente e responsabile. Oggi, di nuovo, tutti i consiglieri regionali del centrodestra si affidano a lui per sintetizzare le proteste e le proposte nei confronti del presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
“I consiglieri regionali del centrodestra in Campania”, scrive Caldoro, in una nota inviata a nome di tutti i consiglieri regionali della coalizione dei moderati, al Presidente del Consiglio regionale e per conoscenza al Presidente della Giunta ed ai gruppi regionali, “hanno, dal primo giorno, offerto la piena collaborazione istituzionale per combattere la sfida al Covid 19. Un impegno morale con i cittadini campani. Da subito”, afferma il centrodestra compatto, “abbiamo elaborato un piano di proposte, dal versante della emergenza sanitaria fino alla prime e necessarie misure economico/sociali. A partire da queste priorità ci siamo resi disponibili ad un tavolo di confronto permanente per discutere le migliori e più efficaci azioni di intervento”.
“Nessuna risposta è arrivata”, ricordano i consiglieri regionali di Lega, Fi, Fdi, “dal vertice della Giunta Regionale che ha ritenuto di muoversi senza chiedere collaborazione. Da quel momento la sede istituzionale del Consiglio regionale è diventata, per noi, il luogo di sintesi delle iniziative e del confronto. Dobbiamo purtroppo registrare in Campania, anche in un quadro del Mezzogiorno relativamente rassicurante, pericolosi ritardi. Dal versante sanitario”, aggiunge la nota, “siamo colpevolmente indietro sui Tamponi ed i Test, cosi come nella realizzazione dei posti di terapia intensiva, ancora in allestimento ed ormai fuori tempo massimo. Dal versante economico e sociale il Piano presentato dalla Giunta non è, ad oggi, concretamente operativo. Le altre Regioni del Sud, da almeno una settimana, hanno messo soldi in tasca a cittadini e imprese colpite duramente dalla crisi”.
“Anche in merito alla cosiddetta Fase 2”, ammonisce il centrodestra, “la Campania rischia di partire in ritardo anche rispetto a Regioni del nord sicuramente più colpite dal contagio. Il Veneto e la Liguria da ieri, ad esempio, hanno aperto i cantieri per le attività’ strategiche per lo sviluppo di quelle aree. In sintesi la nostra Regione è, su tutte le misure sanitarie ed economiche, in ritardo di almeno una settimana rispetto altre regioni italiane. Per questi motivi riteniamo utile”, rilancia la coalizione dei moderati, “continuare nelle sedi istituzionali il confronto sulle azioni necessarie da mettere in campo in questa fase. Chiederemo la convocazione del Consiglio regionale per affrontare questa materia anche con il necessario ascolto delle rappresentanze sociali e delle categorie coinvolte”.
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