Confcommercio demolisce il piano di De Luca: contributi solo a 40 mila (su 300 mila) imprese

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“Il Piano Socio-Economico della Regione Campania non e’ lo strumento adeguato per dare respiro alle imprese, travolte dall’emergenza coronavirus. Esso ha un indubbio valore sul piano dell’assistenza alle fasce piu’ deboli della popolazione, ma, per evitare la scomparsa di gran parte delle imprese campane e dei posti di lavoro, occorrono misure assai piu’ incisive”.

Questa e’ la posizione assunta dal Consiglio Direttivo della Confcommercio Napoli, che si e’ riunito in videoconferenza, con la partecipazione del direttore generale Campania Pasquale Russo, il vicepreside vicario di Napoli Luigi Muto e dei Presidenti provinciali di Caserta e Salerno Lucio Sindaco e Giuseppe Gagliano, per fare il punto sui provvedimenti della Regione e del Governo e sulle iniziative per far ripartire le imprese.

“Le stesse, limitate, misure previste dal Piano sono chiaramente insufficienti a raggiungere tutte le imprese che ne hanno bisogno – si spiega – il bonus di 2000 euro alle microimprese potra’ soddisfarne solo 40.000, mentre in Campania sono attive oltre 300.000 microimprese. Mancano del tutto interventi a sostegno delle piccole imprese che impiegano da 10 a 50 dipendenti. Inoltre, nel prevedere un contributo – misero – di 300 euro al mese ai lavoratori stagionali del settore ricettivo, ci si e’ completamente dimenticati degli stagionali del commercio, della ristorazione e degli stabilimenti balneari, decine di migliaia di lavoratori privi di qualsiasi copertura”.

Le priorita’, per Confcommercio, sono ben altre: “garantire liquidita’ reale in tempi brevi alle imprese, con garanzia pubblica al 100%; estendere almeno sino a fine anno la cassa integrazione in deroga, perche’ la crisi non finira’ con la fase piu’ acuta dell’epidemia; alleggerire l’IRAP sulle imprese; prevedere contributi diretti commisurati al calo di fatturato; sospendere tasse, canoni ed addizionali regionali”.Il giudizio della Confcommercio “resta percio’ sospeso, in attesa di un provvedimento specificamente mirato al sostegno alle imprese”.

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