E in principio furono le conferenze stampa con immediate aggressioni verbali contro chi era contro il “sistema” delle domande soft e non aggressive. All’inizio si sorrideva pure, perché lo “sceriffo” di Salerno – così come amava definirsi quando era sindaco – facevano anche sorridere. Poi le offese divennero esplicite, ma furbamente non dirette ai giornalisti, ma manifestate durante incontri pubblici, con tanto di applausi della platea festante. Adesso il limite è stato varcato a pie’ pari: l’invito a non comprare i giornali, ma meglio babà, che detto ad un pubblico di persone con diabete, lascia il tempo che trova. Che i giornalisti non siano mai stati simpatici a Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, era noto a tutti ma che addirittura facesse campagne per denigrare la categoria, questa sì che era nuova.
E proprio l’Ordine dei giornalisti della Campania, rappresentato da Ottavio Lucarelli, e il segretario del sindacato unitario dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, hanno deciso di non tacere più e sono pronti anche a querelare De Luca. Ma lui non si stanca mai e continua inesorabile a condurre la sua personale campagna contro i giornalisti e le loro notizie false e a suo dire, addirittura pilotate. “Invece dei giornali comprate i babà” aveva detto durante il forum sul diabete che si è tenuto ieri a Napoli. Oggi arriva un nuovo “simpaticissimo” epiteto: “peracottari”. Eh sì, ai microfoni di Lira Tv, senza che nessuno battesse ciglio, ha detto: “Questo non è giornalismo ma un atteggiamento da peracottari. E’ tutto meno che giornalismo ma noi contrasteremo questa abitudine a inventarsi polemiche, a sparare titoli dicendo cose false. Faremo una battaglia di civilizzazione. Qualche giornalista si prende collera e noi godiamo ancora di più proprio perché si prende collera”. Ma perché De Luca, il civilizzato, non ama il contraddittorio? Perché lo scempio del sistema sanitario è davanti a tutti, perché quello dei trasporti fa acqua ovunque, ed è lo stesso nel campo dell’istruzione, delle risorse europee impiegate. Si pensi solo che sui milioni che l’UE vorrebbe destinare alla Campania, per progetti sull’agricoltura, solo il 3 per cento è stato speso grazie a non progetti presentati dalla Regione. Allora perché non chiedere a De Luca conto di quello che ha fatto e di quello che farà per tutti i cittadini della regione? Semplicemente perché non vuole. Come populista attacca i giornalisti servendosi del popolo, ma violando così un diritto sancito dalla Costituzione: quella della libertà di stampa. Se lo ricordi il Presidente.
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